Mentre s’avvicina il giorno della Veritàaaa
Sabato pomeriggio Pro Vercelli vs Cesena al Robbiano Piola
Mentre a Cesena mister Camplone si gioca le ultime carte per restare al tavolo e non cedere agli incombenti Fabrizio Castori e Massimo Drago – nelle ultime ore nome in crescita di quotazioni anche rispetto al simpatico ex mister del Carpi – a Vercelli Grassadonia procede sereno sulla sua strada, strada bianca sterrata che può portare all’ultima spiaggia ? di sabbia rosa e conchiglie ? che se ci metti l’orecchio senti tutti i mari dei tuoi sogni. La stessa strada, serena, può però anche portare, dopo un piccolo bivio, non già al Mediterraneo Santuario dei Delfini, delle Balene ma a quello degli squali, tra i quali si riconoscono Tifosi dal cuore ingrato, Innamorati delusi, Illusi dal buon rapporto qualità (dei giocatori ) /prezzo, da pagare, rischio calcolato, esborsi per promesse mancate e scommesse sui generis. Grassadonia non ha grande colpa, però il mister è sempre il primo al qual si presenta il conto delle disgrazie e l’elenco delle occasioni mancate. Mentre suona l’orchestrina il valzer ? ? ? , il transatlantico, vabbè, la barchetta bianca, va a picco, olè. Basterà per riportarci a galla l’incrollabile fede laica degli Innamorati a prescindere, solleverà la Bianca Signora e la condurrà alla vittoria, alla salvezza. Parliamo di formazione, andiamo alla conferenza. La conferenza della vigilia. “La squadra sta bene, mancano i punti. Penso che siamo in crescita ma ci mancano i punti che abbiamo perso per strada nelle ultime giornate. La classifica piange, nelle ultime tre giornate la squadra meritava di più, sappiamo che domani è una partita molto delicata, abbiamo lavorato bene ma sappiamo che domani dobbiamo solo vincere. A me piace che la squadra abbia una mentalità, sicuramente devi sapere cosa fare in mezzo al campo, ma domani si deve vincere. Insieme alla squadra stiamo facendo tutto il possibile, mi piace pensare che domani la squadra farà prestazione. Dobbiamo farci forza sulle ultime tre prestazioni e correggere gli errori. La squadra sta crescendo. Quando vai a giocare contro certe squadre, come a Palermo, sai che qualcosa devi concedere, in certe situazioni però la palla non va giocata ma spedita in tribuna. Fuori Rocca, Jidayi e Pugliese. Il mio gruppo non lo cambierei con nessuno. Mi sento in discussione e moralmente in debito con chi ha creduto in me. Sono rammaricato con me stesso ma sono positivo. Il Cesena non è il Palermo ma ogni partita fa storia a sè, domani dobbiamo essere bravi ad incanalarla dalla nostra parte “.
Per gli insonni e i cultori della materia, la Veritàaaa integrale, zavattiniana Veritàaaa, l’unica vera.
Paolo d’Abramo