Mancò la Fortuna ma ci riprendiamo subito
Pro sconfitta uno a zero a Perugia, sabato arriverà al Robbiano Piola la Spal
Mancò la Fortuna ma ci riprendiamo subito. Al termine di una gagliarda prestazione al Curi di Perugia, la Pro esce immeritatamente sconfitta per uno a zero. I ragazzi di Moreno Longo hanno dato vita ad una battaglia agonistica di altissima intensità, hanno mostrato i muscoli bicipiti ed i femorali, abbattuti ingiustamente solo con una prodezza di Guberti, goleador del Grifo, che ha permesso la vittoria della squadra allenata da Bucchi, compagine vicina al vantaggio in più occasioni ed anche in rete, per ben due volte, due reti annullate dell’ottimo arbitro Mainardi nel primo tempo, per irregolarità di gioco. Un Perugia costruito per puntare almeno ai play off, una Rosa che costa alcune volte più di quella Bianca. Eppure la Pro si ė ben disimpegnata e non ha sfigurato. Una Pro che è stata sagacemente costruita in estate attraverso un mercato magistralmente gestito e concluso con ottime operazioni che han visto – giustamente – donare un occhio al Bilancio e l’altro all’allestimento d’una Rosa competitiva, seppur ora e da settimane privata dell’astro Armando Vajushi, complice un destino maligno e truffaldino. E di Dramane Konate, e del rientrante Fabio Eguelfi. Potevamo restare a piedi ed invece no. Ma tra gennaio e febbraio dell’anno che verrà, Armando, Dramane e Fabio torneranno in campo più forti di prima. Per questo, nell’ambiente si afferma con accortezza che durante il calciomercato di gennaio si farà ben poco e ci saranno solo piccoli aggiustamenti. Giusto così. Solo chi vorrà esplicitamente andar via da Vercelli sarà, eventualmente, soddisfatto. Giusto così davvero. Ma tutti sono certi che l’ambiente favorevole, la piazza vercellese, la tranquillità della ridente cittadina, l’affetto dei tifosi del Leone e la solida Società avranno ampiamente la meglio sulle decisioni dei giocatori, disposti al sacrificio di una panchina o d’un turno di riposo con il sorriso sulle labbra ma con la determinazione del guerriero e del combattente sul rettangolo verde, per il bene della maglia. Resteranno tutti o quasi, e a malincuore saluteremo i nostri eroi che lasceranno, a malincuore, la piana del riso, il mare a quadretti, i bei campanili del Sant’Andrea, le Torri della città che custodiscono lo scorrere sereno delle giornate nella nostra bella Vercelli, in compagnia della nostra Pro. Si va avanti così, sereni e determinati. La compattezza del gruppo, l’armonia e il giusto equilibrio tra giovani ed esperti, sul campo e fuori, questo il segreto o meglio i segreti di una Pro che tante soddisfazioni può ancora regalare ai suoi fedeli Innamorati ed agli amanti occasionali. Tutti, uno per uno, li vorrei nominare questi Leoni di oggi, umili per sacrificio, fieri per baldanza nella pugna. Il funambolico e prodigioso Ivan, Umberto, indomito e coraggioso, Carlo soldato bianco instancabile e senza paura, Elia Filippo e Sebastiano, baluardi d’una difesa impermeabile alle terribili ondate d’urto avversario, Luca metronomo di centrocampo, Francesco e Daniele determinati nella ferocia agonistica, Giulio e Mattia vicinissimo alla rete, le avanguardie dell’attacco, i pungiglioni dell’offensiva bianca. E chi è entrato durante, il Talento di Mattia Sprocati, l’entusiasmo di Claudio e Andrea, la loro bravura, Leoni tra i Leoni, eroi del calcio odierno nel nome degli antenati che li hanno preceduti. E senza dimenticare Andrea, Alessandro, Dominique, Mattia e gli altri, i loro nomi sono tutti scolpiti nei nostri cuori e non sulla sabbia. L’Umile Cronista potrebbe usare toni ampollosi, tronfi e trionfali nonostante l’immeritata sconfitta ed invece no. Umiltà e impegno, come hanno mostrato i ragazzi oggi al Curi, guidati da Moreno Longo in panchina, allenatore giovane eppure preparato, tenace e capace d’interpretare le partite nel modo migliore e sempre, in avvio ed in corso d’opera. Orsù, è tempo di riprendere il cammino fin da subito, senza rimorsi e senza rimpianti. Non sono necessarie le scuse di tutti coloro che , con umiltà, ritengono di aver sbagliato, no amici, la Vostra rabbia agonistica, la Vostra bravura nella costruzione e nella gestione del gruppo , in campo e fuori, è la nostra forza. La prestazione di Perugia, la battaglia agonistica contro una squadra lanciatissima e sostenuta da un pubblico debordante per entusiasmo sostegno e simpatia, è stata persa per meri episodi sfavorevoli ma già dalla prossima gara interna contro la corazzata Spal guidata con mano sicura ed entusiasmo da Leonardo Semplici, i nostri Leoni potranno mostrare gli artigli e la ferocia calcistica sul campo, per conquistare gli agognati tre punti, utili a proiettare il bianco vessillo oltre l’ostacolo, in alto e verso la posizione in graduatoria che compete per lignaggio e valore. A Perugia, tutti promossi i ragazzi della Pro, per impegno, sudore, esecuzione dei compiti assegnati in una gara che doveva essere giocoforza espressa con un atteggiamento guardingo, contro le insidie d’un avversario superiore per numeri e forze in gioco. Eppure, non mancarono a Perugia da parte dei Bianchi Leoni il valore e il coraggio, mancò la Fortuna, quella Dea Bendata che troppo spesso volta le spalle agli indomiti calciatori che difendono, strenui e senza paura, la Bianca e gloriosa casacca. Avanti così, nostri Eroi, persa, e ingiustamente, è solo una battaglia ma alla fine del Torneo potremo gioire tutti insieme per la vittoria dei giusti, della maglia bianca, della nostra Pro.
Paolo d’Abramo