I sogni belli
Meno di una settimana alla sfida con la Virtus Lanciano
I sogni belli. Sono due gli argomenti fondamentali in questi giorni nelle teste degli Innamorati, il calciomercato e la prossima gara con la Virtus Lanciano che segnerà la ripresa delle ostilità agonistiche nel Campionato Cadetto. L’Umile parte proprio da quest’ultimo, la partita con la Virtus, compagine che vive un momento complesso di revisione dell’organico e ridimensionamento del monte ingaggi. . Ad ora sono partiti il difensore Raffaele Pucino, rientrato al Chievo Verona e girato all’Avellino dove è giunto anche Fabrizio Paghera, il puntero Antonio Piccolo ora in forza allo Spezia, il centrocampista Domenico Di Cecco che è stato ceduto al Catania. Sembrerebbero sulla strada per raggiungere Lanciano dalla Juventus Mattia Vitale, nato a Bologna il 1 ottobre 1997, e Moise Kean, classe 2000. Di Vitale già in estate l’Umile scrisse, ed era invece giunto alla Pro- dalla Juve – Matteo Vitale, nato a Madrid il 14 gennaio 1999. Vitale l’ho visto a Vercelli nella Primavera bianconera in occasione della Youth League, e nella mia onesta opinione, non avrebbe aggiunto e non aggiungerebbe nulla di più rispetto a quanto già si ha. Su Kean – ed aspetto il fuoco di fila dei dissenzienti comprendendone le ragioni- la questione avrebbe potuto essere diversa. Moise Byoti Kean è un ragazzone di sedici anni – potenza, genio e una spolverata di esuberanza adolescenziale – nato a Vercelli il 28 febbraio 2000 che in questa stagione nell’Under 17 juventina ha giocato 13 partite compresa una in Youth League segnando 13 goal. Lo so che alcuni vorrebbero Mancosu, Caputo o almeno Cacia ma per non oscurare il nostro sole e non turbare gli equilibri di spogliatoio, a mio Umile avviso, poteva andare benissimo. E invece no. Tornando alla Virtus, l’organico a disposizione di mister D’Aversa resta comunque ragguardevole e oltre a non costituire una passeggiata di salute il match del 16 gennaio dimostrerà che con l’orgoglio e la classe residua i padroni di casa ci faranno vedere i sorci gialli e azzurri, come da colori sociali della squadra presieduta da Valentina Maio, anche se in questi giorni Mammarella e Rozzi stanno svolgendo allenamenti differenziati. E noi ? Con il passare dei giorni e delle ore asciugo le pretese mie e del mio doppio, da giornalista tifoso, tifoso giornalista, nome senza cognome e cognome senza nome. A questo punto mi basterebbero due arrivi, non tre. Un centrocampista e una punta. “Se non arriva Ronaldo ne arriverà uno con caratteristiche diverse”, ho sentito e scritto. “ Non un centrocampista qualsiasi, ma un nome preciso, tra i nomi possibili”. Ecco, sono già più tranquillo. Dipende anche dagli incastri di mercato, bene, attendiamo accanto al caminetto. Ronaldo non sarebbe (stato) un vice- Faustinho, dunque arriverà un vice Faustinho, come più volte affermato nel recente passato. O magari un semplice sostituto del simpatico Kelvin, chessò un modello Busellato, in scadenza di contratto annuale a Terni e con un bel biennale, nella mia onesta opinione, vien via bene, come mi suggeriva ieri un mio caro collega e qualche mese fa commentavo in sogno, era d’estate, con un tizio che perciò e per la prima volta mi mandava a quel paese dove tutti almeno una volta – o tre – nella vita sono stati mandati, paese di balocchi, giostre e putipù. Sarebbe un Cervatino di potenza, il Busellato, e ci farebbe comodo lui o uno come lui. I sogni belli qualche volta si avverano, anche se nei due video sottostanti si afferma il contrario. Un caro ricordo per Bobo Bosisio, lo vidi giocare molti anni fa in una partita di Veterani, era un Leone, un Leone vero, come vorremmo fossero tutti, ma proprio tutti anche qui ed ora.
Paolo d’Abramo