Prestigiatori Eccellenti, nuovamente
Sabato arriva il Cesena
Prestigiatori eccellenti. Sabato arriva il Cesena. Se davvero conta il momento in cui si affrontano gli avversari, il Cesena dovrebbe incominciare a tremare fin da ora per la gara che sabato a partire dalle ore 15 lo vedrà opposto ai Leoni di Dom Claudio I. Leoni per modo di dire e di scrivere. Oggi al Partenio- Lombardi di Avellino ed in parte anche contro la Ternana – che tra l’altro proprio oggi – 8 dicembre – ha perso ad Ascoli per uno a zero contro i feroci marchigiani – la Pro ha più che altro subìto il gioco di forza delle avversarie. Insomma Leoni un poco bastonati che si trasformano in viventi più mansueti. Con la differenza che contro la Ternana, con Scavone e Di Roberto, la squadra ha, forse, concesso meno e con la similitudine d’un goal preso da fuori. Son spesso jolly e conigli fuori dal cilindro – come quello nell’immagine che accompagna l’articolo – le reti che prendiamo, gli avversari che affrontiamo son prestigiatori eccellenti. O nonostante lo riguardi e lo riviva più volte, la Pro non riesce a riconoscere il trucco. O – ancora – la Pro non resta concentrata per tutto il tempo di gara, non si riesce a chiudere lo specchio del tiro, Pigliacelli e i tiri da fuori – anche se imprendibili nel sette – ed infine questo Marchi che si sacrifica tantissimo, si spende encomiabile ma che non mi segna più. Infine per modo di dire, o di scrivere. La difesa fa quel che può, si oppone come un surfista sopra un’onda di 15 metri e il surfista spesso cade in acqua e viene travolto mentre il surf galleggia e forse torna a riva. Centrocampo fragile, attacco di cartapesta. Centrocampo fragile nonostante i muscoli. La testa la lasciamo in panchina perché non è partita adatta a Lei, alla testa intendo. La testa sono Castiglia e Faustorossi, al posto loro m’intristirei, soprattutto al posto di Faustinho che potrebbe anche aver voglia d’andare via nei giorni della merla o anche prima, nel mercato di gennaio, non è adatto al gioco muscolare. E andrebbe via senza aver fatto veder il proprio valore – che l’Umile ritiene elevato – ai molti miscredenti e santommasini. Non sparate sul pianista, non dovevate sparare prima su Cristiano, non sparate su Dom Claudio I, non sparate sull’Umile quando scriveva di contratti ri-rinnovati a distanza di pochi mesi o di goal presi dalla distanza. L’affetto è la cosa più bella che c’è, la riconoscenza e la simpatia pure. Le altre squadre hanno altre capacità di spesa, si fa quel che si può. Allora facciamolo bene. La colpa è sempre di qualcun altro, delle spese del mercato, delle scelte di mercato. L’Umile è pronto a cambiare nuovamente idea dopo una prestazione gagliarda contro il Cesena, una prestazione gagliarda di tutta la squadra, di tutto il centrocampo, magari con qualche cambio, magari con qualità tecnica. E una prova convincente dell’attacco, enfin. Attacco tutto insieme ma senza Marchi che sarà squalificato perché era già in diffida ed è stato ammonito ad Avellino. Però con – in più – la qualità tecnica e muscolare del tignoso altoatesino Manuel Scavone. L’Avellino è nettamente più forte di noi? Non ne sono convinto ma conta il risultato. E il Cesena? Fortissimo. Ma conta il momento in cui s’affrontano le avversarie. Cesena ! Inizia a tremare ! Siamo nati per soffrire e noi saremo sempre qui a soffrire (qualche volta anche a gioire, nduc2), siamo professionisti dell’Amore Bianco e stabile, ai signori ed ai pirati che imprestano i loro nomi ai romanzi salgariani (come cantava il grande Julio) lasciamo navigare gli alt(r)issimi mari.
Paolo d’Abramo