Fidarsi è bene
Vicini vicini al Traguardo
Fidarsi è bene, ma è meglio non fidarsi di se stessi e degli avversari, anche quelli che sabato giocheranno su campi diversi dal Robbiano Piola. Dalle ore 15 al Robbiano Piola sabato 16 maggio andrà in scena una partita bellissima per agonismo ed entusiasmo, non è certo che sarà lo stesso per gioco e virtuosismi ma non ce ne importa nulla, basta che si faccia un pari e (oppure o) che la Ternana non vinca a Modena, l’unica vera partita, a mio Umile avviso e solo mio, che ci può interessare nel penultimo turno, buttiamogli un occhio ed un po’ di sale in campo, come Rozzi Anconetani e Massimino, veglierà quest’ultimo sul suo Catania ma noi di Leoni che ci custodiranno sani e soprattutto salvi ne avremo tanti. Non mi fido dei risultati degli avversari, non ne faccio conto, come sulla certa assenza di Scavone, mi convincerò dell’assenza di Ronaldo quando non lo vedrò in campo con la maglia bianca, il sabato che verrà . E la formazione dipende molto da questo passaggio. Non mi fido di quel che vedo e vedrò durante gli allenamenti della settimana, Cristiano vuole il contatto con gli Innamorati e sa quel che può e non far vedere, a Bologna invece – e per esempio prima dell’Avellino – la rifinitura l’han fatta a porte chiuse, sarà così anche per la vigilia della gara con la Pro. Pensa un po’ se un colosso della panchina come Delio Rossi deve nascondere i trucchetti tattici ai cronisti ed agli avversari. Non mi meraviglierei di vedere i Leoni con una difesa a 4 ed un centrocampo a 4, Germano davanti a Ferri ma è un’ipotesi come il sogno di vedere Ronaldo a trequarti – di servizio non di posizione, s’intende – in campo. Proprio da quest’ultimo evento dipende molto dell’undici che si disporrà sul verde della Bombonera vercellese. Non si scappa, o 4-3-3 o 4-4-1-1, nel primo caso Musacci in mezzo con Castiglia ed Ardizzone ai lati e davanti due da decidere tra i 4 disponibili tra Sprocati, Fabiano, Di Roberto e il rientrante Belloni oltre che Beretta unica punta. Altrimenti uno di sostegno a Musacci, potrebbe essere Castiglia insieme ad Ardizzone con Umbertino per completare la mediana. Resterebbe Emmanuello di rincalzo ma avremmo Giannino, Sprocati, Belloni che potrebbero entrare per dare man forte e cambiare il modulo in corsa. Mi fido del campo sintetico e del clima bollente che ci dovrà essere a bordo campo, con o senza i tifosi del Bologna, spero con per alcune ragioni che ritengo buone, per esempio la doverosa e controllata presenza della tifoseria ospite, il colore, ma – e l’ho già scritto – anche senza, e riempiendo il settore ospiti d’Innamorati, o di bimbi delle Giovanili a fare il tifo, andrebbe bene. Sul piano tecnico il Bologna è di un altro pianeta, occorre non farlo giocare come vuole, aggredirlo con coscienza e giudizio, pungerlo nel ventre molle del centrocampo con trequartista ed un trio che potrebbe andare in affanno sulla velocità. Ho fiducia nello schieramento giudizioso che verrà messo in campo, con un poco di pressione alta sul portatore. Ancora tre giorni e poi si torna a fare la Storia, non solo per le due squadre in campo ma per l’opportunità offertaci, la salvezza con una giornata d’anticipo, un traguardo importante che pareva una passeggiata dopo il Girone d’Andata e che con il passare dei turni nel Ritorno sembrava l’illusione ottica che si ha in Roma camminando a piedi verso San Pietro da Via Piccolomini, che più T’avvicini e la Cupola sembra sempre più allontanarsi. Ora siamo così vicini che proprio non dovrebbero sfuggirci, né la Cupola né la salvezza diretta.
Paolo d’Abramo