Ronaldo vede la luce
Oggi eravamo all'allenamento e tutto è stato mescolato a dovere, ha giocato nelle formazioni miste anche il nostro Pompeu
Il Carpi di Fabrizio Castori arriva a Vercelli per giocare, sabato 28 febbraio, una gara che dovrà in qualche modo testare il livello di forma e sostanza raggiunto ed eventualmente utile per proseguire nella cavalcata verso la serie A. In realtà più che una cavalcata oggi il ritmo dei modenesi è quello del piccolo trotto perché è da tre turni che il Carpi non segna, zero a zero a Trapani, lo stesso risultato con Spezia ed Entella al Cabassi. L’assenza dell’infortunato Mbakogu pesa sull’economia della squadra e c’è anche un poco di pretattica sul suo impiego sabato, così come intorno alla partecipazione di Romagnoli e Di Gaudio, acciaccati e facenti differenziato. Il Carpi – che da qualche settimana si allena sul sintetico – ha una Società solida, una rosa che vale 17 milioni abbondanti contro i 7 e rotti della Pro, un mister che ha girato 13 panchine, tra una retrocessione ed una promozione ha acquisito esperienza tale da plasmare, insieme al Direttore carpigiano carpense – abbondiamo – Giuntoli, una formazione molto simile al suo carattere con difesa arcigna, centrocampo assai fisico, davanti il buon Mbakogu che, fin quando ha potuto, ha tolto diverso castagnaccio dal fuoco poi – bloccato fisicamente – ha lasciato i suoi in mezzo al mare e senza troppo motore. Dovrebbe rientrare Inglese e pescando a caso nel mucchio di uomini preziosi troviamo Lasagna, Pasciuti, il terzino Riccardo Gagliolo preso dall’Imperia, il nostro ex Marco Modolo ed il portiere brasiliano mancato vercellese Gabriel Vasconcelos Ferreira, più prodigi che papere che ogni tanto incontra per via. Se stiamo a guardare la classifica delle ultime 5 giornate il Carpi è quinto insieme a Latina e Livorno con 9 punti, noi siamo ultimi con due punti ed abbiamo dilapidato quasi del tutto il bottino meraviglioso da Robin Hood della Bassa che avevamo accumulato in tutto il girone d’Andata. Oggi eravamo all’allenamento e tutto è stato mescolato a dovere, ha giocato nelle formazioni miste anche il nostro Pompeu, non aggiungo altro, non mi aspetto una sorpresona ma, aldilà delle dichiarazioni formali – tipo quelle per Mbakogu – gli Innamorati sono autorizzati a sognare, a partire da ora e per i prossimi due-tre turni fino a quando non si avvererà la speranza notturna. Han detto, en passant, all’Umile Cronista che si vincerà per tre ad uno, vedremo se il vaticinio avrà riscontro.
Paolo d’Abramo