Sono le sfide che rendono la vita interessante, buon 2015 a Voi Tutti ed alla Pro che di sfide se ne intende
Il 2014 si è chiuso molto bene per noi, vittoria con il Trapani e conquista temporanea d’un posto nei play off per la A. Di più non avremmo potuto chiedere nella nostra lettera a Babbo Natale. Ora si apre il tempo del calciomercato ma occorrerà avere pazienza e togliere dal peso lordo la tara imposta da procuratori e affini, colleghi e performers che gettano nel pentolone i nomi di Eroi e S(u)ole sfondate. E’ un gioco cui siamo abituati, genera sogni e discussioni nei tifosi, tiene vivo, casomai ce ne fosse bisogno, l’interesse per il vero Amore. Resto tranquillo fidandomi delle parole del nostro Direttore Sportivo. State sereni, nero su bianco lo potete vedere solo se guardate le maglie dei Nostri, per un paio di settimane non ci saranno firme decisive di passaggi o ratifiche di scambi con la Bic nera sui Moduli. E va bene così, perché si sa quel che si deve fare e lo si può fare, vista la situazione di privilegio che stiamo vivendo, con tutta calma, di certo monitorando la situazione in continuazione – anche se ci si trova fuori ufficio – con cellulare e computer, ma senza frenesie. Anche se qualcuno compreso tra le frange più calde dei tifosi potrebbe non essere del tutto in accordo ma, per quanto possa interessare Voi che mi leggete, sto sereno, ed anche molto. Meno sereni stanno i tifosi che già pregustavano il viaggio a Catania, un punto spinoso. Non c’è una ragione ed un torto tra le tre parti in causa, Lega, Società e Tifosi. Ognuno fa la sua parte e se è già complesso andare in armonia tra due, tra tre è impossibile. Vogliamoci bene tutti insieme appassionatamente? Non è possibile. Veniamoci incontro? Si deve attraversare una foresta di spine e pericoli. Ho visto, nel Nostro – mio e degli amici colleghi giornalisti – girovagare in questo Girone d’Andata per le diverse città di B, stadi vuoti o semivuoti, curve mezze piene o piene e ribollenti di tifo, qualche volta di accenni polemici ma vitali, vitalissime. E come è possibile riempire, per esempio la Curva Ovest se fai l’esaurito in abbonamento ma ci sono i buchi perché non tutti vengono e perché molti stanno, come preferiscono, in piedi? Non è del tutto vero che esista una totale disaffezione ed un rifiuto da parte del pubblico amante del calcio a partecipare direttamente alle gare. Ci sono tanti ostacoli rispetto a prima, prima dell’avvento della Tessera del tifoso, prima dei controlli che qualche volta sembra d’entrare nel caveau della Federal Reserve, quando in alcuni stadi passano bombe carta e fumogeni in quantità, prima della legge (l minuscolissima) imposta dalle Pay Tv e sorgente di flussi economici per le Società. La legge, nel Calcio e non solo, la fa il denaro che dipendesse da me avrebbe la d minuscola che più minuscola non si può. Uno sponsor vale più d’un tifoso secondo le leggi vigenti ed i soldi incamerati con i Diritti televisivi sono ossigeno purissimo per Società che devono fare i conti, ed anche molto bene. In più s’aggiunga che la prima volontà per le forze che sovrintendono alla Sicurezza negli Stadi è la ricerca della serenità e così, più è basso il coefficiente di rischio e meglio è. Stadi da 40.000 che vedono la partecipazione di 5.000 sono un discreto sintomo. Non esistono soluzioni che possano mettere tutti di buonumore, ci sono correttivi che, in genere, vanno sempre a sfavore di chi il Calcio lo vuole vivere da protagonista spettatore che sembrerebbe un ossimoro ma non sempre lo è. Contenti e scontenti ci saranno sempre, auguro polemiche costruttive e dialoghi possibili, almeno in Città e tra due delle tre parti indicate sopra – Lega, Società, Tifosi – è un buon proposito per l’anno che verrà. Buon Anno 2015 agli Innamorati di Pro, a quelli che ci sono sempre e quando non ci sono soffrono vicino alla Radio (bravi, molto bravi, solo se Radio City) o lontano da tutto. Ed anche a tutti gli altri, a chi guarda o va a guardare le partite casalinghe ed in trasferta su schermi e maxischermi, a chi fa altro perché questa non è la Pro, a chi protesta perché a Vercelli non c’è solo il Calcio o solo la Pro che ha troppe sovvenzione pubbliche, crea disagio perché chiudono le strade. Buon anno a tutti i miei lettori ed anche a chi non mi legge, a tutti. Andremo a fare i play off per la A alla faccia di chi ci vuole male, e ne riparliamo alla metà di maggio del 2015, la stagione regolare si concluderà il 22. Io non mi accontento mai, la B è già una gran bella soddisfazione ma perché non provare a fare il meglio possibile?
Paolo d’Abramo