Le cose buone in mezzo alla macaia
Le cose buone. Il significato della foto di copertina lo troverete in mezzo all’articolo ed in uno dei due video in fondo. Siamo all’8 di giugno e in casa Pro tutto tace. Qualunque considerazione non ufficiale viene, giustamente, presa dagli Innamorati con le pinze perché altrimenti si fa la fine della strega nel Marchese del Grillo, Ti bruci le mani anche se si tratta d’informazioni d’oro. Nessuno, proprio tra gli Innamorati, cambia opinione, convinto dell’errore nel farlo. C’è chi ritiene il presidente Secondo l’unico vero benefattore del Leone, il presidente Buono, e chi invece ha mutato leggermente nel tempo l’opinione del primo gruppo. Nessuno ci aveva fatto vedere la B negli ultimi trecento anni, nessuno aveva mostrato tanta freddezza verso chi chiedeva più Amore. Ci sono concetti fondamentali che però dovrebbero essere chiari a tutti, al momento non lo sono ancora, temo. Il primo pilastro è che, pur in assenza di cambio di proprietà, l’attuale dirigenza iscriverà la Pro in serie C. La seconda considerazione invece, mai e poi mai e ancora mai l’attuale dirigenza porterà le chiavi in Comune, proprietario del marchio e dello stadio Robbiano Piola. Se non volete credere alle affermazioni di cui sopra non posso fare molto per convincervi se non aggiungere un paio di pensieri, non iscrivere la Pro in serie C vorrebbe dire buttare a mare o nel fiume ( per rinfrescare le dita scottate dai Paoli ) il patrimonio storico e sportivo, e portare le chiavi in Comune significherebbe non prendere neppure un euro dopo averne investiti tanti. Mentre resta fissa la data ultima del 24 giugno per l’iscrizione al campionato non esisterebbe una data ultima per cedere le quote societarie, certo che se si spende per garanzie e fideiussioni l’eventuale nuova proprietà dovrebbe mettere pure quei Paoli per acquisire la Pro. Mi sembra pacifico affermare che questa situazione d’incertezza sulla proprietà del futuro e sulle prospettive non fa bene all’entusiasmo degli Innamorati che non vanno mai in vacanza allontanandosi mentalmente dal loro Amore. Beh, per la verità qualcuno se n’è già andato e mi permetterei di aggiungere che tra le tante cose buone, ottime fatte negli anni dal presidente Secondo, molti ragionevolmente affermano che non rientrano tra queste il concetto di comunicazione verso l’esterno e la cura affettuosa nei confronti degli Innamorati. Forse l’approccio di un’educazione siberiana, forse quella spartana, prussiana, forse in quella direzione devono guardare gli Innamorati, è stato fatto tutto per il loro bene educativo. Tre cordate, due, una, via ! Un conto alla rovescia che non so se si concluderà con l’eliminazione delle variabili presenti, qualcuno dubita che ce ne sia mai stata anche solo una di queste, ben intenzionata, seria, ricca, concreta e responsabile. Oppure siano state solo immaginazioni di cantastorie, umile compreso. Non ci resta che piangere, anzi no, non ci resta che attendere. Ancora qualche giorno, al massimo fino al 24 giugno ma anche prima, notizie certe ed ufficiali, in un senso o nell’altro, al momento la calma è piatta come il mare con la Macaia di paoloconte, non speriamo tempeste, vorremmo vedere il cielo bianco, quello azzurro non c’interessa. Due video sottostanti.
Paolo d’Abramo