Pro 0 vs Entella 0, la sala stampa
Finisce zero a zero tra Pro ed a Entella, 1948 spettatori, 1055 abbonati, 9.820 euro l’incasso. La Pro, consapevole della forza avversaria, ha impostato una gara di contenimento senza rischiare granché, non si sono accorciate le distanze dalla capolista ligure e finisce così.
Mister Grieco:”Il cambio di modulo perché abbiamo incontrato la squadra migliore e sarebbe stato un suicidio andare in parità numerica contro i loro giocatori. Con un pizzico di fortuna l’occasione di Claudio Morra poteva far girare la gara ma complimenti ai miei ragazzi. Abbiamo limitato Paolucci con Umberto ed a Emmanuello, il loro palleggio nel due contro uno con Claudio ce l‘hanno fatta pagare, se avessi giocato negli ultimi 20 minuti con due attaccanti e due ali avremmo rischiato di perderla, eppure abbiamo avuto l’occasione più clamorosa. Qualche volta siamo stati timorosi, nel secondo tempo abbiamo cercato di giocarla, soprattutto quando è entrato Max. Nell’uno contro uno abbiamo Max e Simone Rosso che è infortunato, Leo Gatto va di forza. Se dovevamo vincere il campionato…allora ne parliamo…”.
Mister Boscaglia:”Abbiamo preparato la partita per vincerla, abbiamo concesso nulla tranne il tiro di Emmanuello, non è facile giocare contro la Pro Vercelli, un pareggio giusto, loro hanno lavorato molto di rimessa, non volevano prendere palle filtranti. Una partita non da serie C, è un peccato per le due Società. Siamo molto soddisfatti del cammino che stiamo facendo. L’Entella insieme ad altre due – tre squadre è stata programmata per andare su, ci sono altre squadre come Novara e a Pisa che sono state attrezzate per vincere e fanno fatica. Per vincere ci vuole la cazzimma”.
Umberto Germano:”Gli spazi erano molto stretti, nel primo tempo tendavamo a giocare più palle dietro le linee, sono più che soddisfatto di questo punto. Se concedi a questi giocatori, il goal te lo fanno, abbiamo rischiato di meno cercando l’occasione per andare in goal. Nella foga di attaccare ti sbilanci e con questi giocatori dell’Entella devi stare attento”.
Paolo d’Abramo