Come il coltello, manico e lama
Quando un americano deve saggiare virtualmente la validità di un candidato alle elezioni si chiede “ Ma io, acquisterei un auto usata da quello lì?” Allo stesso modo, dopo le ultime prove opache della nostra Pro – in realtà i dubbi ad alcuni integralisti erano venuti già prima- qualche Innamorato si potrebbe porre più o meno la stessa domanda :” Per fare un campionato di serie C ed arrivare ai play off, mi affiderei ai rinvii ed alle uscite di Nobile, al tempismo ed alla tecnica di Milesi e Crescenzi ( gli Innamorati delusissimi rimpiangono il prode Konate, altro che Crialese ), al dinamismo di Schiavon, alle capacità tecniche, alla tigna all’agonismo ed all’altruismo verso i compagni di squadra di Gatto Leo e Gatto Max, alla freschezza di Mal, al piede magico e fiato corto di Mammarella, al talento di Gerbi ?” Forse ho dimenticato qualcuno, di certo dopo la sconfitta di Pisa qualche dubbio è arrivato ai più, dubbio sorridente come la bella morte. La morte dei sogni. Il gran goal di CM 32 è stato vanificato, per fare un esempio ma ce ne sarebbero anche altri, dall’egoismo di Gatto Leo che non ha passato palla al compagno solo in area, ma anche dalla tremenda svirgolata di Milesi che ha causato l’autorete del pari, in aggiunta a buon peso le disattenzioni sul vantaggio pisano allo scadere del tempo. Roba che neanche tra scapoli e ammogliati. Questo scrivono i cattivissimi, me escluso. E iuma pialu ‘ntal sigilin (l’abbiamo preso nel secchiellino , traduzione dall’indigeno, nduc) ! Alla fine è sempre questione di soldi, e certe volte non bastano neppure quelli perché sono molte le squadre che hanno speso più della Pro – spese legali per ripescaggio escluse – ed attualmente stanno ancora dietro, anche in altri gironi, tipo la Ternana. Forse, ma solo se si è molto bravi, si vanno a scovare – in tutte le categorie del pianeta – talenti giovani e meno giovani che non costano molto, fanno gruppo, creano entusiasmo e ti fanno volare. Come Bertosha o Viktor Volpe. Perché sono motivati, dicono sempre loro, i cattivissimi convinti che gli arbitri siano martiri laici. Questa fragile Pro può arrivare ai play off ma non può vincerli, questi sono i dubbi di molti Innamorati che vorrebbero ribaltare la realtà, senza capacitarsi che le parole di chi regge le sorti economiche della Società sono state queste:”play off e valorizzazione dei giovani”. Ai play off credo proprio si arriverà e quanto alle valorizzazioni dei giovani, Gerbi è già della Juve, sono sulla buona strada della valorizzazione in primis CM32 e Sangiorgi, a seguire Mal, poi Iezzi, peccato per l’infortunato De Marino, e ndarmagi (tradotto dalla lingua indigena “ che gran peccato!” anche se non sono certo che si scriva così, è tradizione orale) per i rinvii del valorizzabile Nobile, quasi quasi valorizzerei il giovane Moschin. Quanto ai neo arrivati Merio ed Auriletto, occorre dargli tempo per valorizzarsi ma questo accadrà, ne sono certo. Valorizzi, vendi, ne prendi qualcun altro da valorizzare e sistemi d’uno zinzinello i bilanci, la ruota gira così. Dopo le grandi spese dei campionati vinti in serie C qualche era geologica fa, dopo le grandissime spese della serie B, i mancati ripescaggi, i torti arbitrali, i torti della Federazione e le scuse non bastano, 5 partite in tre giorni, le corazzate Entella, Novara, Cuneo, Piacenza, Arezzo, Pisa e tante altre, siamo attesi alla gara interna con la corazzata Siena e a quella con la simpatica squadra ligure, corazzata Entella, appunto, poi l’Arzachena. Praticamente ci scontriamo sempre con mezzi blindati infrangibili. Stiamo andando malissimo, tipo 4 sconfitte nelle 5 ultime gare, mister Grieco non ha nessuna responsabilità, lui l’aveva detto, se volete andar su serve qualcuno in più ed anche bravo, il gruppo è eccellente ma per salire serve migliorarlo un pochino. No. Valorizzazione e play off. Ok, allora il prezzo è giusto, il prezzo da pagare in sofferenza per una Rosa che fatica, in parte per un fisiologico calo atletico ed anche per stanchezza dovuta all’età, egoismo, distrazione. Chiariamo subito un concetto, Grieco non c’entra nulla in questa situazione, non ha responsabilità se non quella di aver schierato dal primo minuto nel derby Gerbi e Mal. Ed anche – ad opinione dei soliti cattivissimi – forse di essere un poco troppo prevedibile negli schemi e di abbassare troppo il baricentro – con la squadra in vantaggio – inserendo il quinto difensore a fare il pullman davanti alla porta. Che poi, almeno a parole e tornando alla questione societaria, non è che non si voglia andar su in serie B ma si vorrebbe salire alle proprie condizioni economiche, e temo che non siano sufficienti di fronte ai miliardari che popolano la Terza serie. Siamo poveri ma simpatici, stop. Ecco, questo è il divaricarsi di intenzioni tra chi ha il coltello dalla parte del manico e chi del coltello assaggia la lama della sofferenza, gli Innamorati. Siamo nati per soffrire? Può essere, ogni tanto però ci piacerebbe gioire tutti insieme mentre le due promozioni in B sembrano oggi un ricordo lontano. Che Tu sia per me il coltello.
Paolo d’Abramo