La Pro è fuori dalla Coppa Italia, perde ai rigori contro il forte Brescia

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La Pro è fuori dalla Coppa Italia, sconfitta ai rigori contro il Brescia. Terminati uno a uno i tempi regolamentari di novanta minuti ( al goal di Donnarumma, fratello dei portieri del Milan – vedi nota a margine – ha risposto Berra con una bella rovesciata quando il novantesimo era già stato superato ) ed i supplementari, nella sequenza dei tiri dal dischetto il portiere del Brescia Alfonso ha parato il tiro di Polidori mentre Mammarella ha tirato sulla traversa, il portiere della Pro Nobile, invece, non ne ha parato neppure uno, ieri sera. Una buona Pro che ha tenuto bene il campo a Brescia contro il Brescia, squadra di serie B a tutti gli effetti mentre i Bianchi al momento sanno che sarà presumibilmente C ma serbano qualche modesta speranza di essere ancora ripescati in B. Con diverse assenze dei potenziali titolari, la compagine di Vito Grieco si è ben disimpegnata senza però riuscire nell’impresa di passare il turno di Coppa Italia, come invece è accaduto ad altre formazioni di serie C opposte nello scontro diretto a compagini di serie B, il Sudtirol con il Venezia, la Viterbese con l’Ascoli, la Ternana con il Carpi, e peccato perché se ieri sera la Pro avesse superato il Brescia, il successivo match sarebbe stato il derby con il Novara, domenica 12 agosto. In questa situazione ancora transitoria ed ancora d’incertezza sulla categoria in cui militerà la Pro nella prossima Stagione, ci sono al momento alcuni punti fermi, per esempio che la squadra di Vito Grieco sarà, con il 4-4-2 e forse qualche altra alternativa, solida e quadrata, senza fronzoli , pragmatica. La seconda certezza è costituita dal profondo disagio e perplessità che attualmente una parte degli Innamorati di Pro ha nei confronti del portiere Nobile – a detta di alcuni e per esempio responsabile sul goal di Donnarumma del Brescia oltre che non in grado di confermare la fama di portiere pararigori – e dell’attaccante Morra, alcuni Innamorati di Pro lo ritengono incapace di segnare anche da posizioni molto favorevoli del tipo da solo davanti al portiere ed ancora vivente nella gloria della purga somministrata – lo scorso campionato – al Novara. Una frangia, quella più estrema, degli Innamorati si chiede e mi chiede se il personale addetto agli acquisti/vendite della Pro, dopo il terribile campionato scorso, riuscirà a collocare con profitto questi due gioiellini sul mercato di qualsiasi categoria in qualsiasi campionato del mondo. In questo senso l’Umile invita alla calma, certo che un giorno i due campioncini – tre compreso il personale suddetto – si sbloccheranno e ricondurranno la  Pro nella sua cempionslig.  Peraltro, questa visione tendenzialmente pessimistica è l’opinione della componente forse minoritaria e più facinorosa tra tutte quelle che compongono la variegata galassia degli Innamorati, i più moderati e lealisti sorridono beatamente di fronte alle immaginette dei loro eroi, laiche icone appoggiate idealmente sul comodino a fianco del letto.  Dopo la breve parentesi della Coppa Italia, usciamo subito dal palcoscenico e ci concentriamo sul campionato, non si sa ancora con certezza quale, torneo che nelle intenzioni degli Innamorati dovrebbe riscattare almeno in parte il disastroso campionato scorso di serie B. Attendiamo fiduciosi, come sempre.

Paolo d’Abramo

post scriptum: un lettore mi segnala che Alfredo Donnarumma non è fratello dei due portieri del Milan, con loro condivide esclusivamente il cognome, nè parentela nè procuratori che per Donnarumma è questa Società di Management

https://www.transfermarkt.it/m-a-r-a-t-football-management-srl/beraterfirma/berater/3778

Ringrazio l’amico per la precisazione