Dentro la tasca di un qualunque mattino
Dentro la tasca di un qualunque mattino, dentro la tasca ti porterei, come il fazzoletto di cotone e profumo. Dentro la tasca di qualunque mattino, anzi il giorno dopo la vittoria contro la Ternana, l’inutile vittoria contro la Ternana, due reti ad una e retrocessione in tasca, molto e quasi tutto è stato scritto sulle ragioni di questa stagione fallimentare della Pro , fermi restando i consueti ringraziamenti per gli anni passati in serie cadetta all’insegna del “di più non possiamo fare”, decidete Voi i soggetti, tra il gruppo dirigente la Società, gli staff tecnici che si sono susseguiti, i Tifosi che forse sono gli unici a poterlo affermare veramente anche dopo aver preso, qua e là, rimbrotti e scappellotti formali. Quest’annata – che si concluderà venerdì a Cittadella con una partita che conterà per l’onore ed una posizione di classifica meno disonorevole comprensiva di paracadute finanziario più sostanzioso – si archivia con la chimera di un improbabile ripescaggio e la prospettiva futura di un dignitoso campionato in C, tra paracaduti e minori spese ci potremmo salvare, forse ambire ai folti play-off, con la concreta e stimolante ipotesi di Vito Grieco in panca, novello Scazzola, tra la guida tecnica della Prima Squadra ed un Supercorso da allenatore Uefa per poter guidare pure nella nostra cempionslig. Numerosi Innamorati, dopo aver chiesto – ma anche durante e prima di chiedere – la testa di GianLuca Grassadonia, invocano quella del Direttore Sportivo che di sicuro ha responsabilità sulla disastrosa Stagione che si va a concludere ma ha lavorato con disponibilità economiche limitate e quando Ti trovi in queste situazioni non devi mai sbagliare un colpo come era più o meno accaduto negli anni scorsi. Stavolta è andata male, le consulenze dei procuratori, i giocatori arrivati, i mister Grassadonia e Atzori, Ivan che non ha mai giocato, Konatè che non ha più giocato, Morra e Altobelli che hanno sbagliato goal al limite del clamoroso, arbitraggi contestabili, portieri pure. Il futuro, con i rientri alla Società di appartenenza cioè la Pro, di Crialese, Scardina, Comi, Polidori, Simone Rosso, Moschin, Nobile, le conferme possibili di alcune colonne, per esempio Umbertino e . E chissà. Forse saranno confermati Berra, Mammarella ha il contratto in essere, credo partiranno Bertosa, Ghiglione che tornerà al Genoa, penso che potrebbero andar via anche Gozzi e Bergamelli oltre sicuramente a Konatè, Castiglia ha mercato in serie B, a Peppino Vives s’implora di fare ancora un anno, Gladestony potrebbe restare o forse no, Altobelli sì, Raicevic tornerà a Bari, vedremo come si scioglierà la questione dei prestiti di Paghera e Vajushi tra Pro ed Avellino, Morra è della Pro, quanti interrogativi! Dentro la tasca di un qualunque mattino, il mattino della retrocessione fatto di rimorsi che di sicuro i Tifosi sono gli unici a non doversi accollare perché hanno già troppi rimpianti, dentro la tasca del mattino in serie C alcuni Innamorati si ritrovano con una manciata di sassolini da lanciare nell’acqua tiepida a fare i cerchi come in un Girone di Purgatorio, a collocare negligenti superbi iracondi avari in una laica e mesta Commedia con persone immaginarie e fatti anche, come nei titoli di coda dei film. Forse per alcuni tra i più malinconici – Innamorati – questo è un modo utile a stemperare la tristezza, eliminare le tossine. Per gli Innamorati veri verissimi ieri si è concluso un brutto film. Da sabato mattina incomincerà una nuova stagione, con lo stesso fazzoletto bianco nello stesso taschino, provate a giocare ora, provate a immaginare che il soggetto cui si rivolge Gianmaria sia la Pro. E prima di ascoltare, però, promettetemi di non farvi venire il nodo in gola, come è venuto a me.
Paolo d’Abramo