Sta per scendere il sipario sulla Stagione
Sta per scendere il sipario sulla Stagione della Nostra Amata, anche se mancano ancora 8 partite, sta per scendere il sipario sulla nostra serie B, le speranze sono già scese a terra, crollate come crolla un sipario sotto il peso d’un goffo teatrante di quart’ordine che si aggrappa alla tenda di velluto pesante e la fa crollare, mentre ubriaco di schiaffi sulla scena cerca di uscirne. È tutto molto triste, anche se ieri di schiaffi dal Novara non ne abbiamo presi ma non ne abbiamo neanche dati, non abbiamo perso contro il Novara, non abbiamo neppure vinto, un pari che non serve a nulla e la prossima andiamo ad Empoli, si dirà per vincere, in realtà a perdere, se va bene di poco. Fosse anche la scaramanzia che fa scrivere all’Umile queste parole ed invece si va davvero a vincere in Toscana e poi gli scontri diretti, la grande rincorsa e la salvezza, Sì, sì. Vinci sicuro con Entella Cittadella e Ternana, dove raccatti gli altri 5-6-7 punti che Ti servono per salvarti? Per arrivare ai play- out, anzi. Con l’Empoli? Con il Pescara di Pillon, il Parma, il Venezia o a La Spezia? Ma dove vogliamo andare, dove vogliamo andare quando abbiamo attaccanti che potrebbero anche non segnare nei moduli contemporanei ma quando sono messi in condizione di farlo sbagliano come quel goffo teatrante di prima, anzi di quart’ordine, di quarta fila (ma non nel senso di serie D come potrebbe pensare qualcuno, mi limito alla serie B, non seguo le serie minori e se giocano tra i cadetti vuol dire che sono davvero forti e meritano questo teatro , questa sala all’aperto, questa bomboniera profanata da orrori che Eupalla dopo averli visti ha oscurato il sole oltre che il suo animo). Un Innamorato deluso e schiaffeggiato. Le parole scritte con lo scoramento di chi vede il sipario crollato per metà, tra gli arbitri e gli avversari, siamo deboli, troppo deboli, oltre il colpo di testa dell’Andata al Piola e le vittorie tra i temporanei calcinacci di squadre in procinto di cambiare guida. E centrocampisti che non tirano da fuori area. Non vinciamo dal 3 febbraio a Cremona, al Robbiano Piola dal 27 gennaio contro l’Ascoli. In serie B non vorrei vedere ripetuti questi obbrobri, perché ieri non è stata la prima volta, e non li rivedrò perché quella di ieri è tra le ultime, forse un giorno esploderà il sipario, prima di crollare e noi sotto, sotto le macerie di questa Pro che cade in piedi ma senza La Mantia e senza Bianchi, prima di rivedere le stelle della B passeranno nipoti e pronipoti. Ci sono succulenti piatti della cucina povera, elaborati da mani sapienti, sapidi e ghiotti, abbiamo di fronte una minestra sciapa ed ancora come saprà di sale il pane della serie C. Che tristezza, il pane altrui è amaro e sciapo insieme. La Pro non è nostra e questa non è la nostra Pro, una Pro che invero ce l’ha messa tutta ma non abbastanza per risollevarsi. Ed infine, ha fatto anche litigare qualche Innamorato, al dolore non c’è, non c’e fine. Alla fine c’è realisticamente un sipario crollato per metà ed un Tifoso in quarta fila, un tifoso della Pro piangente che ci si aggrappa, c’è un sipario e oltre il sipario il buio, non perchè sia incognito il destino dei minuscoli leoni di quest’anno, esclusi due o tre, e neppure sconosciuta la destinazione di serie C dove vivacchieremo per le prossime vite mentre tra queste non ci sarà la mia, la B non la vedrò più. Sarei forse più credibile a scrivere che sì, ci salveremo, riprenderemo a vincere e ci salveremo perché abbiamo solo 5 punti di distacco dai play out e 6 dalla salvezza? Che tristezza, bastava poco, un attaccante degno del suo nome e della serie B, qualcuno che mi facesse giocare almeno una volta Ivan quando ancora eravamo in corsa per salvarci ed un altro che m’avesse fatto giocare anche Rovini più spesso e da sano, come ora, o Alex Gatto Bifulco, un Bertosa sano sì, poi un centrale difensivo giovane equilibrato e corretto, cioè non troppo falloso e leale, leale con la palla, di piede e di testa. Vogliamo continuare a sperare fino a che la matematica non ci separerà da questa illusione, da questo sogno ? Liberi di farlo, mi sto staccando da questa dimensione, dal sogno che è ormai un incubo, dove vogliamo andare quando – dietro e in mezzo Ti aggiusti anche senza Ivan – ma davanti non ce la fai proprio. Guardo le panchine dell’ultimo turno di serie B, tra gli attaccanti trovo tutta gente più forte dei nostri poco variabili titolari, tipo ieri Sansone nel Novara, ma vorrei scrivere di Piovaccari o di Rosseti, per parlare di buoni attaccanti di squadre che stanno dalle nostre parti di classifica e che da noi sarebbero per me (ma forse solo per me Umile) titolari a vita, meglio di quelli che abbiamo ora. Siamo poveri di sicuro e non ci possiamo permettere questi bomberoni, siamo anche abbastanza brutti in campo, continuiamo a sostenere la maglia ed il simbolo mentre per il resto, sotto il sipario – che per me è ormai crollato – si fa fatica a respirare, per questo di più non si può chiedere.
Paolo d’Abramo