Avanti piano, ma comunque avanti

Avanti piano, ma comunque avanti. Il pareggio con il Bari, due a due grazie alla rete di Morra quando ormai eravamo rassegnati ad imbestialirci per i successivi otto giorni fino al posticipo con il Carpi, ci ha risollevato il morale e soprattutto ci ha permesso di raggiungere la Virtus Entella, sconfitta ad Empoli. Un passetto per volta arriveremo alla salvezza, per il momento stiamo attaccati al trenino che ci vede a due punti dal Novara ed a quattro lunghezze di distacco da Cesena e Brescia, a cinque dall’Avellino che ha perso a Salerno. La salvezza, a meno di crolli improvvisi, si giocherà tra queste compagini, comprese Ternana ed Ascoli che ci stanno dietro.

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Sono sette i risultati utili consecutivi, tocchiamo legno ferro e ci arrampichiamo virtualmente anche sul monumento equestre di piazza San Zanipolo per toccare il bronzo dedicato a Bartolomeo Colleoni. Infine facciamo due passi nella notte in piazza San Carlo a Torino e strusciamo i piedi sopra il Toro dorato. Tutti questi viaggi per scrivere che l’anno scorso s’arrivò a 12 risultati utili consecutivi, e ci salvammo tra vittorie, sconfitte, assalti e barricate. Naturalmente nessuno tra gli Innamorati cambierà idea e neppure io, né sul condottiero – ma non nel senso di Colleoni – e neppure sulle prodezze balistiche delle nostre punte, tra le quali spicca il bravissimo Kanoutè. Va bene così, basta salvarsi e ci salveremo. Il Carpi guidato da Calabro è quello elencato nel link sotto

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il Carpi segna poco, ne prende poche e pareggia quanto noi, cioè tanto. Loro ne hanno vinte nove, noi sei, la differenza sta lì. Le ragioni della mia incondizionata fiducia stanno in queste motivazioni: il motore di questa Pro è ampiamente collaudato ed anche nelle strade in salita recupera bene, inoltre nonostante ( o proprio perché ) gli ingranaggi siano e sono sincroni e perfetti, non si può sconvolgere o introdurre all’improvviso qualche variazione sul tema. Rosa ampia ma spazio ( solo o soprattutto)  a chi il Verbo lo conosce talmente bene da recitarlo a memoria, leggendolo dall’alto verso il basso, dal basso verso l’alto ed anche da destra a sinistra. Va benissimo così, se non riusciremo in questa Stagione ci avvicineremo all’area play off nella prossima, con GianLuca Grassadonia in panchina, nonostante i pessimisti, i miscredenti e quelli che sono convinti dell’inutilità di imparare a memoria la poesia del calcio Bianco. Dietro stiamo abbastanza bene, in mezzo stiamo benissimo, davanti non c’è male, grazie. L’organizzazione di gioco è un tutt’uno che ci riempie il cuore d’entusiasmo, en attendant il rigenerato Rovini, il pieno recupero di Alcibiade, la ristrutturazione di  Ivan, la ripresa di Bertosa. Siamo nelle mani di un gruppo meraviglioso guidato da un grande allenatore, e ne sono convinto, pensate che dopo il secondo gol del Bari mi ero quasi rassegnato ed invece, zacchete, t’arriva il pareggio quando meno te l’aspetti. Tranne il Mago GG non voglio elogiare nessun altro e neppure biasimare, le vostre parole siano si si no no e vedrete che scaleremo la montagna con successo, il di più detto viene dal maligno. Si entra nella fase cruciale del campionato, che si vince e si perde in Primavera, dicono da sempre così. Ed in Primavera proseguiremo la lunga marcia, interrotta solo dalla neve, tra pause forzate ed una classifica a singhiozzo, di squadre con 30 partite ce ne sono poche, lunedi sera giocheranno in posticipo Novara e Brescia, ma noi pensiamo a noi, questo basti, forza Pro.

Paolo d’Abramo