I muri coltivano la speranza e la fiducia
I muri, una speranza con qualche fondamento. Occorre fare molta attenzione alle scritte sui muri, una volta erano l’espressione della libertà intellettuale, forme di occupazione anarchica di spazi pubblici e privati, oggi ancora in parte sono utilizzati i muri reali ma quelli virtuali hanno preso la rincorsa e vanno alla grande, compresi quelli sulla Pro. Certo, è necessario filtrare, usare il setaccio e distillare per avere accesso a vere espressioni d’ingegno letterario, ironico e colto, ma anche a quelle situazioni che in ambito finanziario si chiamerebbero di insider trading, nella comunicazione la traduzione potrebbe essere “accesso ad informazioni riservate”, con la differenza che agli Innamorati non ne viene nulla in tasca se non qualche segretino, qualche robina abitualmente sottaciuta. Con il setaccio. E il distillatore. Ebbene, attenzione. Ve ne riporto un paio in ordine sparso dai muri degli amici Feuch, Superpro, Frank & John, entrambe riguardano la panchina che ora si è raffreddata con questo cielo bigio e umido che avvolge Vercelli da qualche giorno . Oracolo scrive che il telefono di Cosmi suona sempre occupato. Occupato per la Pro, magari non per altri. Forza Pro scrive che se non a Perugia dopo il Bari è già pronto il cambio. Naturalmente non sono d’accordo, non già con la veridicità di queste affermazioni già setacciate ma con l’idea del cambio. Perché l’Umile si è progressivamente convinto che se c’è qualcuno che può salvare questa Pro, questo qualcuno si chiama Gianluca Grassadonia. La squadra è in crescita, se mettiamo insieme un primo tempo di una partita ( a Palermo) ed il secondo di un’altra (contro il Cesena) , viene fuori una squadra che può ragionevolmente ambire in alto, altro che salvarsi. Calcio spettacolo, speriamo sia così anche a Perugia, a loro mancherà anche la punta di diamante Ho, o Han, o come caspita si chiama, un giocatore di classe sopraffina e per questo convocato nella sua nazionale, la Corea, come Ghiglione nell’Italia Under 20. Che però Han deve rispondere al suo governo, più o meno come i Catalani.
https://www.google.it/amp/www.lastampa.it/2017/09/26/esteri/se-il-regime-della-corea-del-nord-toglie-la-voce-al-calciatore-rivelazione-del-perugia-UMFZW3DxfJwzNEf3IFYNMO/amphtml/pagina.amp.html
È che in Italia, quel che sanno di Catalano, è soprattutto la crema. Abbiate comunque fiducia in Gianluca Grassadonia, da anni non vedevamo due mezze partite così, calcio spettacolo e divertimento, sette goal nello scorso turno e tutti visti al Robbiano Piola. L’ulteriore speranza con qualche fondamento, quella che ci dona il sorriso e la voglia di continuare, è che davvero questa squadra è in crescita, potrà recuperare qualcuno degli infortunati tra Rocca Jidayi e Pugliese, ha preso fiducia anche dal punto di vista tattico e deve registrare qualche piccolo automatismo in difesa, oltre a sperare che Vives giochi almeno altre 34 partite così, in questo campionato. Una speranza con qualche fondamento.
http://www.sambrogiodimignanego.it/Sito%20Parrocchia/f_catec/IPM/i%20-%20sussidi%20vari/CASOMAI%2003.pdf
Il Perugia è forte e metterà alla prova le malignità dei tifosi cattivi, quelli sono certi che abbiamo battuto il Cesena solo perché la squadra romagnola – tenuta negli spogliatoi dal direttore dell’Area Tecnica fino a tardi – voleva mandar via Camplone, sostituito – come ampiamente indicato – da Fabrizio Castori che torna in Romagna dopo 9 anni. Non ne sono convinto, non penso che i giocatori del Cesena abbiamo giocato contro Camplone e neppure che il Cesena sia così scarso. Penso invece che questa Pro, una volta registrato il minimo e regolati motore e turbo ampiamente ammesso in serie B, può fare assai meglio delle Ferrari ? in Malesia. Teniamoci stretti Grassadonia, ci darà soddisfazioni. Come quando leggiamo ermetiche genialità sui muri, visti e vissuti, eppure sempre a sfondo bianco, i nostri. Muri colonizzati dagli Innamorati Bianchi e non dai licheni. Colonizzati ma non sfruttati, amati. Casomai.
Paolo d’Abramo