Così piccola e fragile, questa Pro che non mi segna più
Così piccola e fragile. Come una cerbiattina, altro che Leoni. La battuta d’arresto ad Avellino, 1 a 0 il finale, è un semaforo rosso che ha significato ed effetto di stop in classifica e, rosso lampeggiante, di allarme. Naturalmente, premesso che con le parole si può provare a dimostrare tutto e il contrario di tutto, alcuni Innamorati, lealisti e a prescindere con ragione veduta un po’ da miope, tifosi che s’intendono tali solo a sostenere sempre senza spirito critico, ebbene tutti questi dicono che domenica pomeriggio si ripartirà piu forti di prima contro il Foggia, sostenuto da millemila supporter satanelli. Altri, Innamorati più preoccupati ma non per questo più tiepidi, sono molto preoccupati per alcune ragioni e tra queste la presunta o reale debolezza della Rosa, la scarsa volontà d’investire, pure con poco acume, cattivissimi! E, i più perfidi tra i Tifosi che i lealisti ritengono non si debbano neppure considerare tali cioè Tifosi (ma che tifosi siete?), aggiungono anche che mister Grassadonia andrebbe cambiato, subito. La mia umile verità? Ieri la Pro ad Avellino, con tre innesti freschi freschi – Barlocco Rocca Polidori al posto di Mammarella Germano Morra/Raicevic – per mezz’oretta ha fatto anche bene, poi è venuto fuori il lupo irpino e il leone si è rintanato nella sua area. L’Avellino costa 2 o 3 volte la Pro, a spanne. Con l’ingaggio del solo Ardemagni ci paghi la nostra difesa, più o meno. Con quello di Federico Moretti, che è neppure tra i più impiegati da Novellino, mezzo centrocampo bianco. I tecnici dicono che Grassadonia avrebbe dovuto rimpolpare il centrocampo, così fragile. Benissimo, Germano deve respirare, ogni tanto, e Altobelli, Altobelli lo avete visto recentemente giocare? Ai tre reparti, difesa, centrocampo, attacco, non si può buttare la croce addosso nè ai singoli nè ai reparti. La Rosa è questa, con alcuni inutilizzati cronici (Pugliese? Oggi mi viene in mente Pugliese), alcuni infortunati, altri fuori forma e, i tifosi più perfidi – sempre più perfidi – aggiungono, altri ancora fuori categoria. Provate Voi a vincere 3 o 4 o 5 cempions come ho fatto io presidente, diceva qualcuno. Provate voi a fare una Rosa da B con questi 4 spicci che mi danno in mano, potrebbe dire qualcun altro, e il Bilancio da ripianare e quelli che per qualcuno sono 4 spicci per altri sono già abbastanza. E allora spendeteli Voi, se volete, prego accomodatevi. Ma è venuta fuori una Rosa dignitosa. Puoi compensare con la grinta del Leone, ma non sempre basta, qualche volta anche i leoni vanno in debito d’ossigeno, non di voglia certamente, e non buttiamo la croce addosso a nessuno, fanno quello che possono, tutti quanti, ma proprio tutti quanti. Domenica pomeriggio il Foggia, o vincere o morire, meglio vincere. A Foggia mister Stroppa, reduce da una pesante sconfitta interna, 3 a 0 con il Parma, è in bilico, pure lui, mammamia, ci vuole un falegname per queste panchine, un Geppetto, mi ha detto ieri sera l’amico Paolo. Mammamia, Piccola e Fragile, sottostanti.
Paolo d’Abramo