Fermare la sofferenza finché c’è tempo
Aspettando la prossima a Brescia e le decisioni sulla panchina
Fermare la sofferenza. E usare chiarezza, oltre alla simpatia, se si può. Lo so, non c’è una ricetta esclusiva per uscire dallo 0 in classifica ma ce la si può fare, scacciando in allegria le Cassandre e i venti di temporale. Allenatore. Giocatori. Società. Classifica. Siamo alla terza giornata, aspettiamo la quarta. Le discussioni, reali tra amici e Innamorati, virtuali eppur reali sui Social di Internèt, hanno questi argomenti. Grassadonia oppure no, Breda, Mutti, Liverani, Beppe Scienza, Prina, Foscarini. Le ultime ore parlano di un ballottaggio tra Prina e Beppe Scienza ma sono voci non confermate e non si sa neppure se il cambio sarà immediato oppure no. Ma chi verrebbe ora alla Pro? Quale allenatore oggi andrebbe ad occupare una panchina bollente come quella dei Leoni? E sarebbe una buona scelta? Confermo la mia opinione, si può supporre – forse sbagliando forse no – che Grassadonia abbia inciso sul mercato indicando il modulo e la sua alternativa, un giocatore massimo due, e basta. Su un Social, il muro propassioneeterna, un nickname indica l’esigenza d’appianare il passivo societario, si spiegherebbe così la volontà razionale di coprirsi con la cessione di La Mantia e le valorizzazioni. Bene, normale, il marchio è del Comune, la Società è sostanzialmente di una persona, gli Innamorati sono il vento per le vele ma una barca a vela senza vele e senza motore va alla deriva. La Rosa è questa, difficile che s’intervenga sul mercato degli svincolati per rimpolpare un gruppo che avrebbe dovuto fin da subito affrontare alla bersagliera quella brutta e cattiva bestia che è il campionato di serie B. E invece no, giocatori imballati, modulo che fatica a trovare una realizzazione positiva, un goal su rigore in tre partite. Grassadonia non ha, evidentemente, tutte le responsabilità, ne ha una parte, senza dubbio, al di là degli errori singoli sul campo, al di là di una preparazione fisica – al netto degli infortunati – che avrebbe dovuto dare subito sprint ai Leoni, unica arma per colmare un divario tecnico che alcuni osservatori notano evidente tra la Pro e le altre. Di certo ci sono anche alcune scelte su cui si può conversare, come quella di metter titolare in porta un giovane bravo ma al momento forse inadeguato alla serie B. Salmo laico di ringraziamento in maiuscolo e grassetto ma rischiare con una rosa di portieri con poca esperienza di B, quando per tempo si poteva scegliere anche senza donare un rene o un occhio, è stata forse una scelta eccessiva . Un uomo almeno in ogni reparto per arrivare vivi a gennaio, si può soprassedere sull’attacco in attesa della miglior forma di Raicevic e dell’impiego costante di Rovini , sul centrocampo mentre attendiamo Rocca, in difesa perché tra poco rientra Bergamelli per sostituire Jidayi, allora siamo a posto così. In ogni caso questa è la lista degli svincolati di B
https://www.transfermarkt.it/serie-b/vertragslosespieler/wettbewerb/IT2
Per arrivare vivi a gennaio. E in panchina ? Questa Pro non può permettersi di attendere d’assimilare il gioco che alcuni addetti ai lavori giudicano venturiano sui generis, non ci sono le risorse umane, forse non c’è il tempo. Fermare la sofferenza. La bravura di un allenatore- e anche di un direttore sportivo cui dobbiamo dare atto di aver formato una Pro che si è salvata nelle scorse stagioni – sta – oltre che nell’individuare e farsi prender giocatori da B con un rapporto qualità/prezzo adatto alla Pro anche nella capacità di adattare il modulo ai giocatori e di non perder, vista le penuria d’argent, nessuno per strada, compreso Rolandinho. Le recenti vicende di Curci, Bianchi e la situazione di Messias per il quale si saprà qualcosa il 13 settembre, hanno messo apprensione in una parte dei tifosi Innamorati. Siamo solo alla terza ma continuando così si va giù come pietre, serve un cambio di rotta, se non di uomini sicuramente di rotta, altrimenti Brescia sarà solo un’altra stazione laica di questa via crucis trascorsa tra terreni naturali e sintetici. Forza Pro, sempre, a Brescia come in Promozione, ci ricordiamo da dove arriviamo, non abbiamo paura a tornarci. Sotto la firma l’articolo di stamane.
Paolo d’Abramo