Novara 0 vs Pro Vercelli 0
Novara vs Pro Vercelli. Arbitra Juan Luca Sacchi della sezione di Macerata, assistenti Chiocchi di Foligno e Dei Giudici di Latina, quarto uomo Saia di Palermo.
Novara 3-4-1-2 : Da Costa, Lancini, Mantovani, Casarini, Cinelli, Chiosa, Kupisz, Calderoni, Sansone, Macheda, Galabinov. Allenatore Roberto Boscaglia A disposizione Montipò, Scognamiglio, Di Mariano, Malberti, Adorjan, Selasi, Orlandi, Koch, Lukanovic
Pro Vercelli 5-3-2 : Provedel, Germano, Bani, Konate, Luperto, Mammarella, Emmanuello, Vives, Palazzi, Aramu, Bianchi. Allenatore Moreno Longo A disposizione 12 Zaccagno, Legati, Berra, Eguelfi, Osei, Castiglia, Nardini, Morra, Comi.
Batte il calcio d’inizio il Novara, in una giornata di sole. La Pro nel primo tempo attacca da sinistra a destra rispetto alla Tribuna. Pro in bianco totale – sic – Novara classico con maglia azzurra e pantaloncini neri. Primo corner per la Pro al secondo minuto. Al 4′ Casarini prova la botta da 25 metri, deviata in calcio d’angolo da Palazzi. Giornata luminosa e fresca, tifo caldo, bel colpo d’occhio nella curva degli Innamorati di Pro. Al 6′ ci prova Sansone da poco dentro l’area, centrale, blocca Provedel. Gara piuttosto vivace e veloce. Le due compagini si temono e non si scoprono di molto, salvo provare a prendere metri quando sono in possesso di palla, metri sì, ma con giudizio. All’11’ un errato rinvio di Da Costa – che aveva abbrancato poco prima un cross di Umbertino – sbatte sulla nuca di Rolandinho che rientrava verso centrocampo e termina di poco a lato, che meraviglioso goal sarebbe stato. Il Novara ha pareggiato poco in questo campionato, 7 volte, contro le 11 della Pro. Al 24′ lancio di Konate verso Aramu che viene abbattuto da Da Costa, rigore. Batte Aramu, angolato sulla sinistra, Da Costa sinallunga e respinge, arriva Mammarella, Da Costa respinge con il ginocchio, rimpallo, fallo di fondo. Occasionissima sprecata. Mammarella infortunato, al 27′ si verificano le sue condizioni, Carlo non ce la fa, entra Eguelfi. Al 30′ Chiosa tenta la rovesciata in area, palla fuori alla destra di Provedel. Al 33′ Galabinov mette in mezzo corto per Macheda che non trova il tempo e la difesa bianca rinvia. La Pro non molla anche se aleggia tra i Bianchi il contraccolpo psicologico sull’errore dal dischetto di Aramu, un vero peccato, fatte salve le abilità del portiere del Novara, Da Costa. Il Novara pressa, la conclusione del primo tempo è una sofferenza per gli Innamorati di Pro. Il Novara chiede un rigore al 41′ per un inesistente o falloso – scegliete Voi – tocco di braccio di Konate in area. Galabinov un minuto dopo non sfrutta a dovere una palla in area della Pro. Kupisz al 44′ , leggermente spostato sulla destra, fiondata centrale che Provedel blocca. Palazzi ammonito per gioco falloso, salterà la gara di sabato con l’Hellas Verona. Due minuti di recupero, il primo tempo finisce 0 a 0. Ripresa. Nessun cambio oltre al già citato Eguelfi subentrato a Mammarella. L’avvio di ripresa è guardingo per entrambe le compagini. Bello scambio sulla destra offensiva tra Macheda e Kupisz al 10′ , la difesa della Pro sbroglia in corner. Novara sempre in pressig, Pro in difesa. E ripartenza, quando può. Al 21′ Calderoni mette in mezzo per il Novara, Galabinov cerca la conclusione a mezz’altezza, Eguelfi respinge di tacco, Sansone mette fuori sulla ribattuta. Pro tanto schiacciata. Al 24′ espulso Palazzi per doppia ammonizione, gioco falloso su Chiosa a centrocampo. Boscaglia sostituisce Calderoni per Orlandi, al 25′. Al 27′ fuori Aramu e dentro Berra. Il Novara è sempre più arrembante. Chiosa alla mezz’ora su corner, alto sulla traversa. La Pro con un uomo in meno si dispone sulla difensiva, ranghi serrati. Dentro Di Mariano e fuori Cinelli per i padroni di casa al 35′. Al 37′ Di Mariano lascia partire una botta da 20 metri, il pallone si psegne di non più di 2 metri dalla porta di Provedel. Fuori Bianchi e dentro Comi. Attacchi sterili del Novara. Ammonito Di Mariano per gioco falloso. Ammonito Mantovani per gioco falloso. La Pro amministra. Cinque minuti di recupero. Non succede più nulla, finisce 0 a 0.
Paolo d’Abramo