La ruota della Fortuna

Sabato pomeriggio la Pro a Cesena

La ruota della Fortuna. Discreta presenza, sufficientemente silenziosa o quanto meno vociante in tono moderato, per il primo allenamento di Rolando Bianchi sulla pelouse verde sintetica del Robbiano Piola. Elaborato, necessariamente presto, il lutto per la sconfitta contro il Benevento, ci aspetta tra 5 giorni il Cesena al Dino Manuzzi, stadio della città romagnola. Il Cesena allenato da mister Camplone – che è subentrato a Massimo Drago – ha dato nel tempo segni di stabilità tecnico- tattica, con un modulo cambiato in corsa, pur considerando che qualsiasi disposizione è funzione dell’interpretazione delle panchine e, non secondariamente, degli uomini a disposizione. Il Cesena è compagine formata da uomini di esperienza e molti ritengono che la sua classifica sia bugiarda. Nello scorso turno i bianconeri, dove milita l’ex Nunzio Di Roberto, hanno pareggiato a Salerno ma di sicuro la Pro andrà a giocarsi il match con tanta rabbia agonistica in corpo per la sconfitta maturata sabato, una sconfitta immeritata per l’eccellente primo tempo dei ragazzi in maglia bianca cui ha fatto seguito una ripresa di buon livello ma decisa da un episodio sfortunato ed anche, forse, dalla stanchezza di una squadra, la Pro, piuttosto allungata sul campo, alla ricerca della vittoria e però senza un terminale offensivo in grado di sbloccare il risultato. Questo terminale ora è arrivato, Rolando Bianchi. Questa è la speranza degli Innamorati e della Società e ad essa va dato atto di aver fatto – dopo l’infortunio occorso a La Mantia – uno sforzo deciso alla ricerca della salvezza in questo campionato di serie B. Fortuna, ci vuole anche un poco di Fortuna.La squadra ora deve trovare l’episodio fortunato  e la miglior forma di alcuni singoli, speriamo in Mammarella, nel minutaggio a crescere di Vives ed Aramu, nella continuità di un Berra che quest’anno sta facendo molto bene e deve unicamente  acquisire quelle malizie che solo l’esperienza può dare. Oggi Bianchi, nel senso del giocatore, in allenamento si è mosso bene, voglioso, è di sicuro nella condizione fisica per poter essere impiegato fin dal primo minuto e sabato farà quel che potrà, finché gli reggerà il fiato, non avendo avuto continuità costante di gioco negli scorsi mesi. Solo il tempo potrà dare il giudizio definitivo sulla reale efficacia dell’innesto ma siamo fiduciosi ed affermiamo con gioia il salmo laico di ringraziamento. Di più non si sarebbe potuto fare  per invertire la tendenza attuale e scacciare il maligno impossessatosi della Pro nel girone di Ritorno –  dopo una conclusione dell’Andata che per i Bianchi, nel senso di squadra, è stata in crescendo – maligno che  ha mostrato il suo volto come quello di Hannibal, un mostro che fagocita le buone intenzioni e mette i nostri ora nelle condizioni di dover far punti ovunque, dove si può. Fortuna, ci vuole anche un poco di Fortuna. E L’Umile è convinto che a Cesena non si perderà e potrebbe anzi scapparci il colpaccio, contro i padroni di casa che pur annoverando davanti Ciano & Cocco e con una quadratura del centrocampo quasi perfetta, dietro mostrano forse  qualche scricchiolio. Non immaginiamo il modulo che verranno prescelti per il match, è ragionevole ipotizzare una conferma del 3-5-2, 5-3-2, per la Pro con Ronaldo Bianchi prima punta e dietro posizionato Mattia Aramu. Un modulo che potrebbe apparire quasi speculare a quello degli avversari di sabato prossimo e dove gli uno contro uno potrebbero essere decisivi, vedremo in corso d’opera eventuali mutamenti. Bianchi arriva a Vercelli per dimostrare il suo valore anche in terra vercellese, si trova nella condizione ideale per farlo. Punta d’esperienza, forza fisica e movimenti adatti, Ronaldo Bianchi, classe 1983 ed esperienza nazionale oltre che internazionale,  interesse di diverse compagini italiane ed estere dopo lo svincolo, da parte sua può dimostrare di aver ancora molto da dire sul palcoscenico di rilievo della serie B italiana ed i suoi goal saranno decisivi per la salvezza, fondamentali per invertire il movimento della ruota della Fortuna con tanti bonus al suo interno, autogoal, rigori, pali, entratine morbide  decisive in area a nostro favore, irruzioni violente di testa con palla nelle rete avversaria e colpi in movimento o su piazzato sotto – non oltre – la traversa. La Fortuna sceglie i modi, i tempi, le persone, i simboli, e non si potrebbe accanire così neppure per un’eventuale – peraltro mai commesso dalla Bianca Signora, né ora né prima, come evidenzia il passato,  fulgido di gloria e nei tempi eroici, in casa Pro – peccato di ὕβϱις, Ýbris, la celeberrima  Hybris,

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Hybris

http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/letteratura-greca/L-et–classica/Eschilo/Approfondimenti/a-Il-concetto-di–i-hybris–i-.html

http://www.parodos.it/storie/hybris.htm

ovvero la sfida dell’uomo contro la breriana divinità Eupalla.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Eupalla

Naturalmente  Forza Pro, tutto il resto è fuffa, inesistente ὕβϱις.

Paolo d’Abramo