Arriva, arriva…
Nuovo mister per la Pro
Arriva, arriva… dai che arriva. In questo Mondo dove tutto corre e tutti s’affannano, soprattutto finiti i campionati, a scrivere anticipazioni plausibili su arrivi, partenze e ricordi, bene, in questo mondo dovremmo essere prossimi, scriverei entro fine settimana, a ricevere l’ufficialità e la presentazione, dai miei sogni assai probabile la data di giovedì 9 giugno, dell’arrivo e la presentazione di Moreno Longo quale nuovo mister della Pro. La sorpresa sarebbe l’arrivo di Longo con il suo staff, una richiesta da parte del neotrainer, una – o più concessioni, si tratterebbe di più persone, un paio o tre – che accompagneranno il tecnico nell’avventura vercellese. Una sorpresa è un investimento, in fiducia, in risorse umane. Bene, molto bene. Si aprirà – anzi si è già aperta- la danza dei probabili arrivi tra i giocatori che Longo ha avuto nella primavera del Torino, ma per questo ci sarà tempo, anche se i nomi, Gyasi Mantovani Simone Rosso, sono già tra i papabili, più altri che potrebbero piacere a Longo, visti da lui pure in altre compagini Primavera. Lo staff, dovrebbe essere costituito dal viceallenatore Domenico Rana, dal preparatore dei portieri Massimo Ferraris, dal preparatore atletico Paolo Nava e Dario Migliaccio, attuale allenatore della Berretti granata, un superstaff. E poi, via al valzer dei nomi possibili tra i giocatori, Mario Fontanella ventiseienne seconda punta proveniente dal Floriana di Malta, Riccardo Gaiola, Simone Andrea Ganz oppure no, visto che potrebbe passare dalla Juve ed ora la Pro ha praticamente e quasi concluso l’ingaggio dell’ex allenatore della Primavera Torino Calcio? Nel giorno della designazione informale di Giampiero Ventura a prossimo Commisario Tecnico della Nazionale Italiana di calcio del dopo Conte, Moreno Longo arriva assai presumibilmente a Vercelli, e attende forse anche le decisioni di Siniša Mihajlović su alcuni giovani che verranno aggregati in Prima Squadra Toro per essere valutati dal nuovo allenatore dei Granata, potrebbero esserci delle belle sorprese pure per noi.
Paolo d’Abramo