Ce la possiamo fare
Sabato pomeriggio arriverà al Robbiano Piola il Trapani di Serse Cosmi
Ce la possiamo fare, anche facendo più di quel che s’è fatto a Cesena. La sensazione dell’Umile si era fermata nel sogno alla mezz’ora del primo tempo, poi avevo immaginato che tutta la partita sarebbe stata così, a Cesena. Purtroppo no. L’idea di portar via dei punti al Cesena ed a Cesena non era messa lì in aria come una mongolfiera, legata per un cordino che si è rattrappito al primo umido della notte e ci ha fatto tornare con i piedi per terra ed a casa con la sconfitta per due reti ad una.
http://aleprovercelli.eusebiano.it/2016/05/cesena-vs-pro-vercelli/
Era fattibile far punti a Cesena, un evento utile, a patto di giocare alla morte per 94 o 95 minuti. Peccato, ma potrebbe essere peggiore il contraccolpo psicologico rispetto alla sconfitta che ti lascia lì, in classifica, dove ti trovavi ieri mattina. Dice bene Foscarini quando afferma di dover sfruttare il fattore campo, verissimo, nelle prossime tre partite, quella di Perugia conterà comunque 3 punti e vorrei tanto che non fosse la prossima che dobbiamo ancora vincere, sabato sera alla fine della gara con il Trapani. Così come è vero che servirà un Robbiano Piola ribollente di tifo come non mai e con qualsiasi clima, anche senza gelo neve pioggia o nebbia, anche con il sole. Da martedì a sabato sono 4 giorni perché il dì della partita, il dì della festa non lo conto, sia che la si faccia noi al Trapani di Serse o che ce la facciano arrostendoci come polli e non come leoni. E, Vi devo scrivere che a questo punto conterà davvero soprattutto la testa, sopra ogni altra parte e non solo dal punto di vista fisico. Contro il Trapani ci giocheremo più di mezzo campionato anche se mancano tre giornate alla fine. 95 minuti come la prima mezz’ora a Cesena e i cambi perfetti in corso di gara, ci vorrebbe ciò. In questi 4 giorni potremmo anzi potremo recuperare Germano e Castiglia, indispensabili Germano e Castiglia. Per il resto l’undici dovrà essere munito dei soliti attributi dei combattenti, occhi di tigre, cattiveria agonistica, anche cattiveria da sola basterebbe, quella che ho visto negli occhi dei giocatori del Cesena per tutta la partita e non solo quando entravano decisi (eufemismo) sul corpo di Faustinho. Lo sa Foscarini che parlerà con i giocatori e li guarderà negli occhi, vorrei anche che loro tutti, i giocatori, potessero alla fine del Campionato, poter guardare negli occhi tutti i tifosi rimasti per poter dire che di più, non avrebbero potuto fare per il bene della Pro. E di più significa non reagire male alle eventuali provocazioni, lottare, lottare, lottare. Insomma, un poco di Spirito di Pro, bastasse questo, basterà. Sono convinto che sarà così, non è ottimismo, è certezza del riscatto dopo una sconfitta maturata lentamente in terra di Romagna , poi caduta dall’albero peggio di come era giunta a destinazione nel forcing finale, con l’espulsione di Pigliacelli e qualche parola di troppo. Da martedì a venerdì sera credo non servano interviste settimanali o post rifinitura, l’unica loro utilità starebbe nello scaldare una piazza che è in parte intiepidita e presa da scoramento. Chiamare a raccolta tutto il tifo possibile contro il Trapani sì, di sicuro. E neppure credo utili commenti o ipotesi di formazione perché a questo punto solo Foscarini sa quali sono i giocatori che possono avere sabato gli occhi della tigre e la cattiveria e la concentrazione, la determinazione per fare punti e allontanare gli incubi, altroché i sogni. Melgrati al posto di Pigliacelli un cambio obbligato dalla squalifica, per il resto l’esperienza e la voglia di riscatto, la testa. Ed anche un poco di gamba da usare fino in fondo, fino allo stremo, per impedire che gli avversari c’infilzino sugli scatti, sulle ripartenze o arrivino quasi sempre primi sulle seconde palle. Coraggio, ce la possiamo fare, siamo abituati a soffrire come Tifosi, siamo certi lo siano anche tutti i nostri Leoni.
Paolo d’Abramo