Capricci e intenzioni
Domenica Ti porterò sul lago
Capricci e intenzioni. Al Como, domenica contro la Pro mancheranno sicuramente il giovane e talentuoso Barella, Basha e Madonna, tutti squalificati. Alla Pro, chissà. O meglio, nonostante Faustinho proceda con una preparazione differenziata e non del tutto immobile direi che l’ipotesi di vederlo in campo sono molto, molto ridotte. Resterebbero i dubbi su Mammarella e Coly, problemi muscolari nuovi e vecchi. Per loro attendiamo le definitive parole di Foscarini, sabato in conferenza stampa, confidando in qualche buona – o cattiva – novella anche prima. Emmanuello dovrebbe essere disponibile e quanto a Gatto le possibilità di vederlo impiegato sono pari a quelle di Luca Forte che, dal suo arrivo, non mi risulta si sia visto molte volte in campo. Bani neanche a scriverne. Ad oggi direi Pigliacelli, Germano Legati Budel Redolfi e Filippini ( o Mammarella ma la risposta è racchiusa tra la convinzione dell’eroico SuperCarlo e i fastidiosi capricci muscolari che tengono il cuore degli Innamorati in altalena come all’ascolto di quelli paganiniani) , Castiglia Scavone Emanuello, Marchi e Beretta pur considerando che Foscarini potrebbe giocare anche la carta Malonga. Ancora una volta ritengo utile tradurre le convinzioni di Dom Claudio I quali esigenze legate alle migliori capacità difensive e pressing di Marchi e Beretta in fase di non possesso più di quanto non siano quelle di Mustacchio e Malonga, riservando – per la seconda parte di gara – l’impegno dei due uomini, o almeno di uno dei due, che sanno ben attaccare spazi e profondità. Ed ancora, credo che Foscarini giudichi Marchi e Beretta più adeguati nel tener palla e far salire la squadra, o tenerla del tutto alta, speriamo. Tre punti a Como sarebbero meravigliosi, non sarà facile e non possiamo pensare d’imporre una lezione di gioco, ci basterebbe tirar via uno o due golletti, potrebbero bastare. Resto convinto che non sia neppure utile raggelare il cuore e tener sospeso il fiato nell’attesa di sapere se avremo una formazione raffazzonata agli occhi dei più. Il Como sta peggio di noi, molto peggio, eppure scenderà in campo con 11 uomini pronti a dar battaglia ed anche con l’animo sereno di chi non ha più nulla da perdere. Ogni partita una battaglia, ogni battaglia come fosse l’ultima utile per salvarsi, queste dovrebbero essere le parole scolpite – o anche scritte con l’Uniposca, che è un pennarellone, negli spogliatoi dei Leoni affamati e non ho scritto dei micini in attesa del latte materno. Ancora qualche giorno per svelare i dubbi, resta il fatto che sarebbe quella di Como un’enorme opportunità per chi ha avuto nella Pro minori chance di giocare pur ritenendo di essere ad altezza almeno di B o di Europe League, ad essere modesti. E senza svirgole in difesa, senza ciccate in attacco. Como e Salernitana poi, sei punti per respirare, due vittorie d’orgoglio e volontà. Attendiamo fiduciosi, siamo abituati a soffrire, qualche volta anche a festeggiare. Innovazione, Copia/incolla di link sottostanti, in epoca di crisi è risparmio di bite, vincete la pigrizia e scoprite di che si tratta, se Vi va.
Paolo d’Abramo