Baci, porte e finestre
Castiglia ha ripreso subito, bene
Baci, porte e finestre. Dei giocatori usciti malconci a Livorno o assenti in terra toscana, questa mattina – martedì – alla ripresa degli allenamenti c’era Luca Castiglia a correre, siamo felici per lui ed anche per noi. Assenti Bani, Faustinho e Malonga, attendiamo il suo ritorno dall’Africa. La vittoria di Livorno, l’insperata vittoria di Livorno – ieri il mio amico Fabrizio mi diceva “ancora non ci credo” – potrebbe avere lo stesso significato di quella a Terni, l’anno scorso il 9 maggio. Era un po’ più in là, il campionato, ed erano davvero le fasi decisive, ma quei tre punti ottenuti al Liberati dopo essere stati presi a pallate, furono decisivi. E così è stato, più o meno, sabato all’Ardenza, il Livorno s’è magnato un bue di goal, quasi mai – anzi mai – occasioni clamorose o parate spettacolo di Pigliacelli ma occasioni sì, girate, mezze girate, volé, palloni rubati in area al compagno come baci dietro ad un portone. Determinazione e concentrazione fino all’ultimo per la Pro, capacità di soffrire e di far giocare peggio possibile l’avversario. Non è più tempo in questo calcio fatto di calci e di corse – e soprattutto sulle corse che il Crotone sta costruendo il suo successo – di giocatori che danno del tu al pallone. Di questi mi ricordo – tra il Triassico ed il Giurassico – Angelo Pereni, Bruno Mazzia e Lorenzo Granaglia, interpreti d’un football che non c’è più, purtroppo. Per fortuna invece la Pro oggi è in B ed allora godiamocela. La semplicistica traduzione degli Innamorati – qualche volta anche la mia – è che serve oggi muovere la classifica, così è stato a Livorno, nonostante una prestazione di discreta bruttezza, schiacciati dalla sterile pressione dei toscani che di baci e di goal dietro alla porta di Pigliacelli non ne han però saputo collocare. Bene così, altre e tante volte era andata male a noi, ora guardiamo con più ottimismo alla prossima interna con il Modena che ha scelto Bergodi al posto di Crespo, diversa classe d’arte pedatoria ma forse diversa concretezza da mister – visto che Bergodi già salvò qualche anno fa, con un intervallo in panca dell’indimenticato Agatino Cuttone, era campionato di B 2011-2012 – il Modena dal dirupo della retrocessione. I dubbi nostri sono relativi ai recuperi di Bani e, scriviamolo dai, anche di Faustinho. Qualche giorno prima della partita di Livorno, l’Umile aveva scritto che l’altra gara da tener sott’occhio sarebbe stata Virtus Lanciano vs Perugia. Bene, ha vinto il Perugia, ci spiace per gli abruzzesi ma mai risultato fu tanto propizio a noi. Dopo il filotto di risultati dell’era Maragliulo, nuovo trainer degli abruzzesi, questa battuta d’arresto, complice anche qualche assenza pesante tipo quella del portiere, l’uomo Cragno, rituffa la Virtus Lanciano non solo nella realtà d’una situazione complessa a seguito dei deferimenti che potrebbero costare cari punti ma anche nel calderone d’una classifica dove, pur guidando a 39 il drappello delle squadre in fuga dalla zona frane. La Virtus è ormai a vista dei nostri, solo due punti e sabato ci sarà, oltre a Pro Vercelli (37) vs Modena (35), Crotone (67) vs Virtus Lanciano (39), Perugia (47) vs Ascoli (36), Pescara (49) vs Como (27) e Vicenza (34) vs Livorno (33). Ovvero, la Virtus potrebbe essere di nuovo riacciuffata nel gruppo della disperazione ancora prima delle eventuali o certe penalizzazioni, l’Ascoli potrebbe essere respinto agli inferi da un Perugia che non ha ancora e del tutto abbandonato i sogni di grandezza play off, il Como affossato definitivamente e subito prima del nostro arrivo in riva al Lago, in riva al Lario, Vicenza e Livorno nella partita da castello degli orrori, per il timore fondato che una sconfitta avrebbe lo stesso valore d’una cruenta, terribile defenestrazione e conseguente abbandono terreno della serie Cadetta come nel Castello di Praga, 4 ce ne sono state di defenestrazioni dal 1419 al 1948, compresa l’ultima misteriosa di Jan Masaryk. Chi verrà gettato giù dalla finestra della serie B ? Seguiranno aggiornamenti, per intanto prendeteVi il ripasso di Storia e Shakira, in onore a Malonga ed anche a Coly che ha salvato sulla linea.
Paolo d’Abramo