Il Leone si è fatto riccio
Sabato pomeriggio arriverà il Pescara al Robbiano Piola
Il Leone si è fatto riccio. La Pro conquista un buon punto a Vicenza ed ora attende – per sabato pomeriggio – il Pescara dell’umile Oddo. Dopo un buon primo tempo, il Leone si è fatto riccio e – con unghie, denti ed aculei francamente un po’ spuntati – ha portato a casa il pari che ci permette di star a danzare tra la linea di galleggiamento e il baratro, quando mancano ancora tante partite, molte speranze con qualche fondamento ed un Beretta ritrovato così come il prode Filippo Berra ed il consueto SuperMirko. Archiviato il turno infrasettimanale lasciamo la linea di galleggiamento e ci tuffiamo nel mare Adriatico per nuotare fino alla riva che dovrebbe garantirci almeno un altro punto contro una compagine che si trova in una fase difficile quasi pari a quella Cagliari, parlando di abitanti di galassie lontane. Avercelo un Galano in panca o anche solo un Forte per chi l’ha conosciuto e stimato a tal punto da farlo arrivare a Vercelli perché, pur valutato tantissimo, in riva al mare non riusciva a fare più di 7 o 8 nuotate e neppure complete. Contro il Pescara ci sarà un altro turn over, un ricambio obbligato, senza Bani, Castiglia, Umbertino malconcio e il rientro di Faustinho, a centrocampo con il grandissimo Manuel Scavone ed il buon Emmanuello, Giocatore. Giocatore, Emmanuello, che in partita alterna momenti sempre più lunghi – e per fortuna – in cui fa vedere di che classe calcistica è fatto ad altri dove si eclissa con ugual stile. Davanti, per quanto ci siano tra gli Innamorati sacche di resistenza all’ammissione nell’Empireo dei Leoni, vorrei rivedere Jack con Malonga, altro supertecnico dal tocco soave, talora affetto da Gigionite, che è il gigioneggiare ammirandosi nello specchio di Eupalla. Dopo Pescara, il Bari a Bari ma, si sa, occorre affrontare una tempesta alla volta, ben saldi sottocoperta e tirando fuori l’archibugio per colpire. Un archibugio che, come sapete, può peró colpire con pochi colpi, e che siano quelli giusti perché, quando hai finito munizioni e ossigeno, a star sott’acqua con il nemico che ti prende a pallate, prima o poi vai sotto, non può sempre andar bene. Speriamo che sabato vada meglio di come non è andata con l’Entella, l’ultima torta fatta in casa e spiaccicata per terra. La proposta dello chef dovrebbe essere Pigliacelli, Berra, Coly, Legati, Mammarella, Emmanuello, Budel, Scavone, Faustinho, Beretta e Malonga. In difesa a 3, a 4 o a 5, si vedrà.
Paolo d’Abramo