Il volo del colibrì
sabato pomeriggio la Pro giocherà a Crotone
Il volo del colibrì. Basta poco per riaccendere il fuoco della passione, o meglio la fiammella della speranza mai sopita negli Innamorati, il colibrì è veloce, la scansa. Basterebbe vedere ogni benedettissimo turno di campionato una partita come quella di sabato al Robbiano Piola, quella vinta 2 a 1 sul Brescia dai grandi nomi e dai laici angeli custodi che hanno vegliato e vegliano sulle finanze della società lombarda e sulla sua forza, qualità tecnica in campo. Ma noi non ci lamentiamo, mai. O meglio, solo qualche volta gli Innamorati di Pro hanno qualche piccola, benevola, affettuosa apprensione , come quella che avvolge in una nube come nebbia gli Innamorati – e da loro naturalmente l’Umile dissente del tutto perché i figli sono tutti uguali ed allo stesso modo i Leoni della Pro – che han paura di vedere in campo, sabato all’Ezio Scida di Crotone, Ardizzone al posto di Castiglia. O Emmanuello. O Talento Sprocati che gli Innamorati vorrebbero sano subito e per sempre, tonico e deciso di testa e di corpo senza paura per novanta minuti filati in campo a correre, illuminare e segnare, magari contro la sua ex squadra, il Crotone. Cattivissimi loro, quasi come tutti i Tifosi malati di Pro che pensano la Juve sia non già una Fata – come senz’altro penso io – perché ci ha regalato Faustinho e Castiglia ma una strega perché ci aveva rifilato i pur bravi Nocchi, Beltrame e Luperini. Castiglia, appunto. Se giocherà lo scopriremo verso sabato prossimo, così come per Coly e Gatto, le gioiose apprensioni. Ha detto bene Dom Claudio I, andiamo a giocarcela (magari, aggiunge l’Umile!), alla faccia di Budimir, Ricci, Stoian e Torromino che saranno anche assai bravi ma noi abbiamo superPiglia, Carlo Mammarella già entrato nel’anima dei Tifosi e Marchi che abbiamo visto in ripresa, se poi segnerà sarà una grande festa. La settimana si dipanerà nella testa dei tifosi sul dubbio di Castiglia, ecco. Per il resto, Budel avrà un settimana di preparazione vercellese in più nelle gambe, ed anche Malonga. Andiamo a giocarcela senza troppi timori contro il Crotone, contro l’Ezio Scida che è una polveriera, contro la vera rivelazione del campionato, costruita con pochi denari, costruita bene da chi aveva il compito di farlo. E con Ivan Juric, allenatore che conosce bene l’ambiente ed il suo pubblico, predisposto ad essere trascinato, quasi come quello di Vercelli, un pianoforte cui bisogna toccare i tasti giusti per produrre la migliore melodia – ma cchèdico melodia, sinfonia – come forse disse una colonna del Cinema di Genere qualche anno fa, a proposito della sua struttura fisica. Il Crotone nella partita vittoriosa per 3 a 2 a Bari è stato schierato da Juric così, con il 3-4-3 e: Cordaz; Yao (dal 28′ Zampano), Dos Santos, Ferrari; Balasa (dal 74′ Palladino), Capezzi, Barberis, Martella; Ricci, Budimir, Stoian (dal 76′ Torromino).
Questa sì, ha una bella struttura davvero la squadra di Juric, l’entusiasmo della fantasia, del gruppo e del colibrì che per le leggi della fisica non potrebbe volare ma vola, in classifica e sulle ali dell’entusiasmo, sabato prossimo tutto in bianco, s’intende. Proviamo a fare anche noi come il colibrì, leggero e veloce, nell’aria e nella sua ignoranza.
Paolo d’Abramo