Siamo ottimisti
Cimeli, Bozino, Calciomercato e Virtus Lanciano
Siamo ottimisti, un auspicio più che altro. Oggi, giovedì 14 gennaio, per la Pro allenamento a porte chiuse al Robbiano Piola, ma in fondo – tra calciomercato e Cimeli – l’attenzione è spostata tutta su altro, di certo tranne l’Umile e qualche suo amico, neppure D’Aversa mister della Virtus Lanciano si sarebbe interessato di infortunati e modulo previsto in Casa Bianca, tutto intento anche lui a conversare e discutere sull’Asta Bianca e sui Giocatori da portare a Vercelli, o da far andar via, casomai se ne avesse facoltà. Come già accennato ieri, Vi ribadisco il concetto di Salifu che vale sì un milioncino di euro ma in questa stagione ha fatto questo insieme alla sua attuale squadra del Perugia: in Rosa: 5 volte , nell’Undici iniziale: 4, Entrato: 0, Panchina: 1, Squalificato: 0, Infortunato: 15
Come si evince da questa pagina
http://www.transfermarkt.it/amidu-salifu/leistungsdatendetails/spieler/146596/saison/2015/wettbewerb/IT2/verein/839
Assente dal 26 settembre al 31 ottobre, in panchina proprio contro la Virtus Lanciano e poi assente dal 15 novembre all’ultima di andata. Ancora assente adesso, almeno fino all’altro ieri, è in Ghana in attesa di passaporto. Al suo confronto, guardando esclusivamente questi numeri, Giacomo Leopardi, che non doveva neppure correre dietro ad una palla, era lo specchio della salute e della gioventù, eppoi forse – anzi sarà così di sicuro – è solo un caso o, in ultima analisi, una mancanza d’ambientamento nell’ostica città umbra. Spero nell’ordine che Salifu 1) non arrivi 2) se arriverà che mi smentisca con prestazioni al limite del Pallone d’Oro 3) che se lui o Mattia Valoti possono essere i nuovi arrivi, siamo a posto così. Se arriveranno e faranno faville, chiederò scusa a loro ed ai miei lettori, so quando devo farlo e se devo farlo lo faccio. E se li avesse – i due futballeur – chiesti Foscarini, sarei comunque molto meravigliato. Confido in chi ci guarda dall’alto, che ispiri non solo la nostra passione ma anche i passi e le scelte di chi deve scegliere e gestire nella Pro i giovani ed i meno giovani, per questo mi preoccupo. Sui cimeli in questi giorni ed in queste ore si sono riversati fiumi di byte sul web. Ma anche sulla carta. Come chi mi legge sa già di certo, più volte ho espresso l’opinione sulla mia città che amo e che non cambierei di certo, né l’opinione né la città come luogo di residenza oltre che di nascita, dove conservo cari amici. Vercelli è – anche – questo, piccole trame, invidiosetta nel tessuto, una petriana Vigevano ma senza boom economico e con tanta Storia che la nobilita, in tutti gli ambiti. Però, le beghine accortezze e le ripicche da fanciulli in cortile, sono trappole per gli ingenui e se la Figc vuole i cimeli da mettere nel non erigendo – perché già eretto – Museo di Coverciano, al posto del Presidente, dell’Amministratore Delegato, di tutto il Consiglio di Amministrazione della Pro, dei tifosi che han fatto la colletta per la pensilina ed anche di quelli che non han contribuito, di tutte i rappresentanti delle Amministrazioni Pubbliche locali di tutti gli Enti possibili, ed anche al posto mio, ebbene me ne calerei dell’orgoglio e farei di tutto per donare alla Città di Vercelli, che, sottolineo, amo, i Cimeli, ancora da restaurare, ancora con la polvere, senza intervento Istituzionale del Comune né di altri Enti assai ricchi e che conservano al loro interno tesori materiali e immateriali, medaglieri, medaglie, monete e tanto altro. Il Grande Cuore della Città, olè. Non è tempo di rinfacci, sgradevoli come la frittata di cipolle e peperoni quando rinviene, come le delusioni e le esecrazioni a posteriori, non è tempo di perder tempo e lasciar andare a Coverciano i cimeli della Patria ma senza Patria, così lontana. Senza beghe e senza beghine, per il Bene della città, il Bene comune, casomai interessasse non disperderlo, mandarlo in esilio. Lo spero, potrebbe avverarsi, senza lucro per nessuno, così per evitare l’ennesimo funerale d’una città dolente e sarcastica, un funerale tipo quello di cui posto video sotto. Per tornare al calcio giocato ora, Alessio Di Massimo alla Primavera Juve e Matteo Colombi dall’OltrepoVoghera alla Maceratese in Lega Pro, per ricordare un paio di nomi che erano passati nelle voci lontane del calciomercato quando ancora non era in vista. E quanto alla formazione per dopodomani a Lanciano con la Virtus, non mi aspetto rivoluzioni né grossi cambiamenti, neppure piccoli, Dom Claudio I farà il pane con la farina che ha disposizione, non è doppio zero, è un po’ ruspante, tipo pane di segale o di avena, di cereali. Pigliacelli, Germano, Filippini, Coly Legati Scavone Rossi Castiglia Sprocati Di Roberto Marchi, unico dubbio il ballottaggio Bani/Legati. Arbitrerà Valerio Marini di Roma, anzi della sezione di Roma 1, commercialista classe 1982, al primo anno in B, ha già incrociato i destini della Pro. E proprio ieri Faustinho rimpiangeva un poco il campo in erba per gli allenamenti. Subito su Internet i tifosi hanno proposto il Bozino con il tappeto naturale prelevato dal Robbiano Piola, e ho gioito con loro della brillante idea. Subito dopo ho pensato alle condizioni in cui versa il Campo Bozino, ed ho pensato che anche lì ci vuole la buona volontà della FIGC ed il Grande Cuore della Città che spinga sulla FIGC per evitare un altro funerale e le angosce d’oltretomba dell’Avvocato per oltre trent’anni Presidente della Pro. Ottimismo, dai, Umile.
Paolo d’Abramo