Dubbi e speranze
Il giorno dopo la sconfitta di Lanciano
Dubbi e speranze. La sconfitta della Pro ieri, sabato 16 gennaio, a Lanciano contro la Virtus, lascia perplessi per alcune ragioni, in parte espresse nelle parole del dopogara. Nonostante le promesse della vigilia, le premesse di spirito battagliero e di battaglia fino all’ultimo contrasto, come sempre contano le motivazioni. E la Virtus Lanciano ha vissuto un mesetto di conferenze stampa, sofferenze e grande voglia di riscatto. Voi mi direte che anche la Pro avrebbe dovuto combattere per i Cimeli, l’obiettivo salvezza ed anche senza l’esigenza, come a Lanciano, d’un ridimensionamento del monte ingaggi. E invece no. Si è dimostrato che non è stato così. I nostri non sono cuor di leone? Io penso di sì, quanto basta e ieri non è bastato. Per favore, nessuno dia colpe a Dom Claudio I sull’atteggiamento difensivistico, sui tre centrali di difesa in campo, sull’assenza dal primo minuto di Talento Sprocati. Foscarini non si tocca. Foscarini non è né sprovveduto né cuor di agnello, semplicemente conosce il materiale tecnico che ha a disposizione e forse, chissà, aveva avuto qualche rassicurazione prima di firmare il contratto che lo ha legato alla Pro fino a fine stagione con l’opzione per la prossima. O magari nessuna promessa, il materiale umano a disposizione è questo e con questo devi lavorare, anzi pedalare, anzi pedala. Siamo a posto così, fino a ieri alle16 e trenta circa. Poi, forse, si è cambiata idea. Senza voler fare i conti in tasca ad un bene pubblico e privato insieme che è la Pro, sui Social Network qualcuno che ha guardato il Bilancio pubblico della Pro ha scritto che potrebbe essere non molto distante da cifre di circa un milione malcontato di Diritti Televisivi cui vanno sommati due milioni mal contati di contributi federali. Queste cifre attendono di esser smentite. Naturalmente sempre salmo laico di ringraziamento a tutte le ore canoniche. Quanto alla squadra, attendiamo rinforzi, non già il rinforzino del Conte Mascetti ma i rinforzi che invece e purtroppo non arrivarono prima di qualche massacro da film western, tipo quello di Fort Apache. Senza rinforzi adeguati alla categoria, sani, vogliosi di battaglia e non già con un piede nella fossa sportiva rischiamo grosso. Eppoi, permettetemi. Va bene tener tranquilli tutti e non turbare le quiete, l’umore, l’armonia interiore ma non è che dopo qualche settimana di assenza dalle conferenze stampa e dalle interviste nella Sala Stampa del Robbiano Piola, il capitano della Pro di ieri a Lanciano ( il Capitano, un simbolo, una bandiera, l’uomo più carismatico) potrebbe, chessò, spiegare il suo momento tecnico e quello della squadra, non dico scusarsi ma almeno rassicurare gli Innamorati che sono riconoscentissimi e forse un poco preoccupati per la squadra, per lui chenoncisegnapiù ( e che magari dopo questa parole contro lo Spezia tornerà al goal)? Quanto alla gara di ieri, la Pro ha mantenuto un atteggiamento rinunciatario e piuttosto passivo (per necessità, l’attuale valore tecnico non sarebbe elevato neppure dalla tattica di Mourinho), ha fallito un paio di occasioni, ovvero una girata di Marchi sopra la traversa e l’azione dell’espulsione di Scavone. Di più, non so. Attendo che la settimana porti (almeno) due innesti di qualità. Premesso il risparmio dell’ingaggio di Matute, ma se la Pro si è seduta al tavolo per mettere sotto contratto Ronaldo – gli Innamorati ipotizzano ad una cifra non inferiore ad un triennale da almeno 200 mila euro netti e non credono che sarebbe arrivato gratis – forse si sperava che potesse essere successivamente venduto ad una cifra superiore, come si potrebbe ritenere per Faustinho, presto tutto in Bianco, tutto della Pro come i Veri Bianchi Leoni. Davvero non si trovano – in virtù delle ottime conoscenze delle caratteristiche di tutti i calciatori dell’attuale campionato di B in possesso degli operatori di Mercato della Bianca Signora – due buoni giocatori che costano 100 netti l’uno? Intanto godetevi ancora una volta due video relativi al pezzo.
Paolo d’Abramo