L’abbonamento alla Pro è un atto di Fede Laica e sindacare sul prezzo, pur in periodo di crisi, è un esempio di democrazia e libero arbitrio realistico ma fine a se stesso. E’ cioè lecito ma piuttosto inutile perché chi ama la Pro la segue, chi trova ragioni per dissentire vive con la sua Fidanzata un rapporto incrinato e forse frammentato. I vecchi abbonati potranno esercitare la prelazione dal 17 al 30 giugno, vendita libera dal 1 luglio. Si va dai 100 euro in Curva Ovest ai 1.255,00 euro per l’abbonamento biennale in Tribuna Centrale, abbonamento Fede, appunto. Per le annualità, Tribuna Est 420, Gradinata Nord intero 180 euro, Gradinata Sud ( sotto la Tribuna) 290. Sono diverse le possibilità di scelta, i nuclei familiari hanno agevolazioni se formati da minimo 3 persone nello stesso settore, 330 la Tribuna, 220 Gradinata Sud, 150 Gradinata Nord. Gli abbonamenti saranno sottoscrivibili esclusivamente al botteghino delo Stadio, in via Massaua e naturalmente a Vercelli. Chi si abbonerà con la formula biennale avrà diritto, oltre al 10% di sconto sull’abbonamento annuale, ad una esclusiva T-shirt, ad una Fidelity Card con sconti presso gli sponsor e il walkabout, una passeggiata all’interno di stadio, campo e spogliatoi prima di qualche gara, suddivisi per gruppi di abbonati. Come ha ricordato l’Amministratore Delegato Fabrizio Rizzi, tra le squadre che sono partite prima con la Campagna abbonamenti, chi è partito prima – il Cesena per esempio – ha prezzi leggermente più alti. Il Presidente Massimo Secondo ha dichiarato che la Società sta facendo di tutto per trattenere Marchi, Scaglia resterà – in campo o fuori – e la rosa sarà giovane e competitiva. Con la Juventus si sta ragionando in termini di giocatori e collaborazioni tecniche. Si farà di tutto per concludere i lavori dello Stadio in tempo utile all’avvio della Stagione agonistica. Si auspica una Sede Societaria che non necessiti investimenti economici di lavori su beni di terzi, quale per esempio il Comune è. In Conferenza Stampa si è avuta la conferma che la Società ha chiesto di trattenere il marchio.

Paolo d’Abramo