Adesso conta solo la reazione del leone ferito
mi ritrovo a casa, a caldo, per commentare una disfatta, 5 a 2 contro lo Spezia
Ci fosse la bacchetta magica per cambiare il corso delle cose in questo Girone di Ritorno, la useremmo immediatamente. Mi ero ripromesso di non scrivere nulla per questa gara, comunque fosse andata, ed invece l’Umile si ritrova a casa, a caldo, per commentare una disfatta durata 50 minuti abbondanti dopo aver vissuto il sogno di Cenerentola per i primi 38-39 di Spezia vs Pro Vercelli con noi in vantaggio per due reti a zero, l’esigenza di buttare la palla in mare per far arrivare la fine della prima frazione di gioco e ragionare sul da farsi negli spogliatoi dell’intervallo. Che lo Spezia sia più forte di noi forse non c’era dubbio neppure all’Andata, quando vincemmo. Ma non sempre i più forti vincono, qualche volta i più scaltri, in altri casi quelli baciati dal Fato o dagli Arbitri ( ma non alla russa). Non voglio dare responsabilità a nessuno perchè l’elenco escluderebbe solo la Società che ci ha riportato in B e gli Innamorati, inossidabili e commoventi quelli che erano nel settore ospiti del Picco, abbattuti come una nutria sul ciglio delle Grange tutti gli altri che l’han vista in tele o vissuta via radio. A me pare che parlare di questioni tecniche da qui a sabato – giorno della gara con il Brescia penalizzando – sia inutile e fonte di inutili polemiche. Guarderei al prossimo rientro di Ronaldo, alla classifica che resta, verso il basso, assai corta ed un coltello a doppia lama, alla forza di reazione che dovrà essere nei Nostri, tutti compresi. Perché da queste situazioni Ti risollevi con le energie mentali e adesso ci vuole, più che altro, uno strizzacervelli per questa Pro, non lo spirito guida della buonanima di Helenio Herrera (che era un poco anche strizzacervelli,nduc) e neppure quelli che non sono arrivati a gennaio. Se davvero pensiamo che il pubblico sia importante, questo è il momento di farsi sentire, con tutte le forze e i Forza Pro. Ragazzi, non siamo ancora all’Amaro, abbiamo finito il secondo e vorrei prima il dolce e poi la frutta, infine salterei le erbe aromatiche in alcol e passerei direttamente al caffè. Non m’interessa neppure provare a capire o ad indovinare la formazione che ci sarà in campo, sabato,di certo senza gli espulsi Fabiano e Cosenza, il resto non m’interessa. Adesso conta solo la reazione del Leone ferito, degli undici, 14, 20, 3000 Leoni feriti e chi non se la sente si chiami fuori, non faccia danni peggiori.
Paolo d’Abramo