Il Punto di Paolo d’Abramo/Passeggiando tra le statistiche ed i sogni di grandezza superiore

Martedì 23 dicembre dalle ore 21 su Radio City puntata speciale “Alè Pro in Onda” in vista di Bologna vs Pro Vercelli del giorno dopo

Va bene, sarò solo io a sognare ma lasciatemi divertire. E poi, quando pochi giorni fa scrivevo di area play off mi si diceva di stare con i piedi per terra, provate ora a stare Voi con la testa libera per aria, ora che nell’area play off ci siamo a pieno titolo. Sì, lo so, il Campionato è lungo, bla bla bla. Ma intanto siamo lì. Vincemmo a Piacenza nella prima di B dopo 64 anni ed abbiamo vinto ieri dopo essere ritornati  – a fronte d’un anno di Purgatorio e Paradiso insieme –  contro la Ternana. Non sono un grande amante delle statistiche ma quando giochiamo “in casa” contro gli Umbri , ultimamente ci gira bene. La gara di ieri è stata vinta con tutte quelle armi che i Nostri di quest’anno possono mettere in campo –  e fuori –  nonostante le assenze compensate dal grande cuore e dall’acume di mister, giocatori e pure pubblico.  Dopo la diciannovesima del campionato cadetto scorso, vale a dire  2013/2014, in testa c’erano Empoli  con 36 e Palermo a 34 punti, dietro Avellino a 33, Crotone 32, Pescara 31, Lanciano 30 e Cesena 29, Spezia 27 via via le altre fino al fondo dove si trovavano Juve Stabia 9, Reggina 12, Cittadella e Padova 18, Bari e Ternana 19. Si finì il Campionato con Palermo ed Empoli in A dirette, Latina  –  ne aveva 26 alla diciannovesima . , Cesena, Modena –  ne aveva 21, Crotone, Bari e Spezia all’ultimo posto utile con 62 per fare i play off, Juve Stabia Reggina e Padova giù dirette in Lega Pro, Novara a 44 e Varese 47 a fare i play out. Gli azzurri, poi, andarono giù. Si potrebbe dire che all’80% la graduatoria è bell’e fatta, quel 20% residuo dipenderà da vari fattori, tra cui la tenuta fisica e mentale delle squadre, il mercatino di gennaio, la capacità di stare sempre sull’onda come un surfista quando serve e non stare troppo sotto l’acqua quando si cade, ed è inevitabile prima o poi, dalla tavola. Noi, per ora, ci stiamo benissimo su questa tavola che è un tappeto volante, quasi, due vittorie consecutive e sei in area play off. Tutto può accadere, ma fino ad un certo punto. Vorrei rassicurare i tifosi sul fatto che a gennaio non se ne andranno, statene pur certi, pezzi pregiati dell’argenteria, forse vorranno trovare altre case, temporanee o permanenti, zuccheriere, saliere, oliere che non sono state molto impiegate fin dall’inizio. L’ha detto ieri in Sala Stampa il Direttore Massimo Varini, non si deve scomporre il giocattolo che funziona e così sarà. Un paio di nomi di probabili partenti li avrei ma non li faccio, forse sono gli stessi che avete nella mente Voi che mi leggete, non è difficile arrivarci. Due, non di più, zuccheriere che cambiano casa, e già le abbiamo viste poco sulla tavola imbandita del Robbiano Piola. La vittoria contro gli uomini di Tesser ci lancia in orbita direttamente sul terreno del Dall’Ara contro un Bologna che è stato schierato dall’uruguagio di passaporto spagnolo Diego Lopez al Partenio di Avellino (dove il Bologna ha perso uno a zero) con il 4-3-1-2, davanti Cacia ed Acquafresca, Laribi metronomo dietro alle punte, dietro la difesa è un poco  da rifare, mancheranno gli squalificati Matuzalem e Ceccarini, Visconti e Morleo non stanno benissimo e questa è una sintesi dei malanni felsinei, la lista potrebbe essere più lunga. Noi proviamo a recuperare uno dei due tra Germano e Fabiano ma occorrerà attendere, oggi è troppo presto e comunque è stato dimostrato che i sostituti non fanno mai rimpiangere nessuno, oltre al fatto che si rende comunque necessario un fisiologico ricambio dei pezzi con tre partite in otto giorni  –  quella successiva sarà il 28 in casa con il Trapani mitraglia e colabrodo ( 32 vs 39 la differenza reti). State sintonizzati, qui dove scrivo ed anche su Radio City www.radio-city.it , martedì sera 23 dicembre dalle ore 21  puntata speciale di “Alè Pro in Onda”, parleremo  della gara del giorno dopo e di tanto altro, insieme a Voi.

Paolo d’Abramo