La sconfitta di Livorno è già archiviata, si pensa al prossimo turno contro la forte Entella Chiavari

I liguri della martoriata Riviera di Levante ieri non hanno disputato la gara casalinga che li avrebbe visti opposti al Modena

E’ lunedì, dopo la sconfitta per 3 reti ad una in quel di Livorno, i ragazzi di mister Scazzola hanno ripreso la preparazione in vista del prossimo turno casalingo con l’Entella Chiavari, sabato 22 novembre alle ore 15. Mancherà Coly e sarà sostituito da Bani, per il resto è prestissimo, è ancora notte sulla formazione, nonostante le giaculatorie di millemila tifosi che invocano un turno di riposo per  Ardizzone che ormai sta diventando il mio beniamino, lui bersagliato da molti se non da tutti. Beh, da bersagliare ce ne sarebbero, visto il secondo tempo di ieri contro il fortissimo Livorno e niente dovrei dire perchè proprio nella città toscana –  che ben conosco –  ci stanno parenti miei strettissimi e cari e lì ho vissuto frammenti d’estate della mia bella gioventù. Vabbè Cristiano, dacci (nel senso di “dai a loro“)  ‘sta soddisfazione, togli Ardizzone e metti Castiglia davanti alla difesa oppure Danza ma, in subordine, sono certo che gli Innamorati delusi accetterebbero un centrocampo a 4 con Giannino e Statella sulle fasce (Belloni non copre, spinge solo e la fortissima Entella punge come un calabrone, anzi morde alla maniera d’un pit bull arrabbiato, mentre Di Roberto potrebbe entrare magari nell’ultimo quarto d’ora ma solo se siamo almeno già sul tre a zero per noi) in mezzo Scavone e naturalmente Castiglia che ha, tra l’altro,  attitudine e caratteristiche per lo stesso ruolo di Manuel ma gli Innamorati lo vogliono vedere bello vivo e tra gli undici titolari. Davanti, naturalmente, Beretta ed Ettorino ma una mezz’oretta ci starebbe per Bunino, anche se siamo solo  1 o 2 a 0 per noi. Vedremo. Certo è che le sconfitte fan dormire male e i miei sogni diventano incubi, ultimamente. Pensate, amici, stanotte ho sognato che la Sampdoria non ci aveva dato Zaza perché la Pro si era accordata con la Juve per Masi in cambio di De Silvestro e qualche altro che ho rimosso dalla memoria, (ah, forse Ruggiero?), così noi avevamo ripiegato su Zigoni e poi quest’anno nel dubbio tra Cocco –  che ho sognato ci era stato offerto –  e Beretta, si è scelto il secondo che però ha spazio in Nazionale ma un po’ meno nella Pro. Torniamo alla fortissima Entella, epperò dovrà cedere alla Legge del Robbiano Piola. Recentemente, vale a dire il primo novembre – il turno prima ne aveva prese 5 a Catania –   ha pareggiato in casa con il Lanciano, ha vinto il 4 novembre nel recupero dell’ottava con la Ternana ed ha perso a Perugia per due reti ad una. Ieri l’Entella non ha giocato per il disastro ligure di fango ed acqua, avrebbe dovuto affrotnare il Modena di Novellino. Allenata dal biellese Luca Prina, che – lo si scrive quando lo s’incontra –  è un ex Pro Belvedere, ha una rosa che vale circa 8 milioni e mezzo contro i circa 7 della Nostra e tanti giocatori simpatici e di qualità, quali i difensori Mateusz Lewandowsky e nessuna parentela con il più noto Robert del Bayern, Rinaudo e César (che però si era infortunato il 28 ottobre a Catania e ne doveva avere per 20 giorni), Cecchini, Iacoponi e non Baldanzeddu il cui ginocchio, raccontano le cronache, sia stato martoriato a settembre da Valerio Di Cesare del Brescia. A centrocampo calciatori del calibro di Staiti, Di Tacchio, Volpe, e poi davanti altro che Vantaggiato Siligardi e Cutolo punto esclamativo e virgola questi hanno Lanini, Malele, Moreo e Sansovini mentre Costa Ferreira a metà primo tempo con la Virtus Lanciano, una ventina di giorni fa, aveva evidenziato un problema al muscolo otturatorio esterno della gamba sinistra, Litteri s’era stirato prima della gara dell’8 novembre a Perugia e Moreo è  convalescente dalla frattura ad una tibia, anzi al piatto tibiale della gamba sinistra. Auguri a noi. Prina schiera il 4-4-2 ed a Perugia, l’8 novembre i liguri erano scesi in campo così: Pelizzoli; Belli (81′ Latour), Iacoponi, Russo, Lewandowski (46′ Rinaudo ); Battocchio , Di Tacchio, Botta, Mazzarani; Lanini (69′ Malele), Sansovini. A disposizione Paroni, Cecchini, Volpe, Staiti, Camigliano.

Paolo d’Abramo