Pro, inseguendo un sogno improbabile, alla ricerca di complimenti e pochi rischi
Mercoledì di corse per la Pro di Scazzola, mattino e pomeriggio, tante prove di schemi, ranghi misti, presenti tutti, l’unico che non abbiamo visto, Ruggiero, ma forse eravamo distratti, Greco è uscito prima, Statella ha fatto qualche corsa. Assai probabile fine settimana con partita, avversario amichevole e data da stabilire a brevissimo. Ancora lontana la gara con il Como, continuiamo la disamina guardando all’età media delle squadre che compongono il Girone A di Prima Divisione, l’umile cronista ha scelto un campione, vediamolo insieme Cremonese 26.6, la Nostra Pro 26, Venezia 23.9, Vicenza 24.3, Albinoleffe 22.9, Virtus Entella 25.5 , Como 23.3. D’altra parte, si sa, per la Pro non è stato possibile sgravare alcuni gravosi contratti di atleti non più ragazzini, comunque sempre più giovani del camerunense Minala, atleta della Primavera romana, sponda biancazzurra. Ieri abbiamo guardato in casa del russo Venezia, quest’oggi una veloce panoramica sul Vicenza dove gioca (in realtà, spuntini di gioco, anzi strapuntini), l’ex Tiribocchi che a Vercelli non rimpiangono. I biancorossi – che han fatto uso dello spalmadebiti milionario – considerabile non già una droga leggera del calcio ma un farmaco utile per evitare l’affondamento causa crack – sono una bella squadretta, guidata da Giovanni Lopez, Antonino Praticò come secondo. Il Vicenza è la squadra che ha il maggior numero di stranieri in terra veneta, Jadid dal Marocco, un metronomo di qualità per il centrocampo, Косован Танасій (Kosovan Tanasy) dall’Ucraina, seconda punta che ondeggia tra tribuna panchina e qualche apparizione, poi Youssou Lo dal Senegal, altra punta verde nel senso di giovani e Marco Padalino, nato a Viganello, svizzero ticinese ed ex Catania, Piacenza, Sampdoria, trent’anni di corse sulla corsia destra del campo. A gennaio sono arrivati altri due difensori, Matteo Gentili e Michele Anaclerio, difensori ma il Vicenza è anche Camisa, Marchiori, Murolo, Castiglia, Cinelli, Malivojevic, Mustacchio, davanti ha Tulli, Maritato e, volendo, anche il nazionale under 20 Stefano Padovan. Non stanno sempre al massimo della forma ma insomma, chi c’è basta. Nelle foto che ho visto sono sempre sereni e sorridenti. La Pro si allena sempre con intensità, la cattiveria agonistica si esprime nei contrasti, li vediamo, non si risparmia nessuno e qualcuno ci resta pure male quando un compagno entra bello deciso, in definitiva si danno e si prendono, gomitate e calci, quasi come se l’allegria degli amici non divertisse più, anzi, qualche volta sembra che nell’aria ci sia qualcosa di freddo che inverno non è (fonte Sergio Endrigo). Ma si sa, la maggior parte degli artisti vuole applausi senza fischi, complimenti e pochi rischi, per l’umile cronista resta tutto un Sogno improbabile (non la B, Vi prego, questa frase è un’unica citazione, oggi ineludibile). Tornando al futbol, il Monza di Asta (Seconda Divisione Girone A, sesto a dieci punti dalla capolista Bassano) ha sbancato 2 ad 1 la Cremonese di Torrente & Simoni nella gara di andata della semifinale di Coppa Italia LegaPro.
Paolo d’Abramo