Finisce quattro a zero l’amichevole in famiglia, esperimenti e buone indicazioni per il mister
Utile confronto a ranghi misti stamane alle 11 per la Pro in vista della gara con il Como. Si sono contrapposti, in presenza di pochi intimi innamorati, qualche amico o parente dei calciatori e dell’umile cronista, tutti i giocatori a disposizione di mister Scazzola con l’integrazione di qualche giovane della Beretti. Assenti dal rettangolo di gioco Scavone (comunque presente in campo per qualche corsetta ma fuori dalla linea di demarcazione del rettangolo di gioco), Statella che ci è parso aver fatto qualche esercizio in allenamento differenziato, Greco, Pepe e Scaglia nelle ipotesi tra palestrina, riposo o permesso. Neri contro Arancioni, arbitro l’ineccepibile Walter Naso ma il mister in campo a suggerire, correggere, spiegare. Durante il primo tempo Cristiano a schierato nella formazione senza pettorina arancione – quella degli ipotetici titolari – Nodari in porta, sulla linea difensiva Marconi, Cosenza, Bani e Ghosheh, Ardizzone e Rosso con Fabiano e Disabato, Iemmello leggermente arretrato rispetto a Marchi (che prende calci e pestoni anche nelle amichevoli cosiddette in famiglia). In mezzo, dunque, un rombo con Rosso vertice basso, Fabiano vertice alto, Ardizzone e Disabato più larghi. Un rombo peraltro a lati elastici, c’è sempre la volontà di non dare punti di riferimento agli avversari e provare inserimenti, diagonali, e verticalizzazioni. Nella formazione degli Arancioni tutti gli altri, con Russo in porta, tra gli altri Cancellotti, Ranellucci, Erpen, Spezzani, Kuqi ed anche Corduri che ha invece caratteristiche del classico mediano, doti da incontrista ma anche belle aperture a cambiar gioco. Abbiamo visto all’opera Emmanuello, utilizzato durante la ripresa al posto di Ardizzone con gli undici che l’umile cronista ha scelto quali presunti titolari. Il giovane di scuola Juventus ha messo in mostra cose belle, buoni il fisico, il passo ed il tocco, interessante la visione di gioco. Verso il termine della gara, Kuqi è stato poi spostato a fianco di Marchi. Sempre confermata la tendenza ad un modulo che vedeva un centrocampo agile, rinforzato talora da Marconi leggermente avanzato sulla linea di centrocampo in una difesa a tre che però sembra d’improbabile replica nelle partite di campionato. E’ finita 4 a 0, reti di Marchi, Emmanuello con una bella staffilata da fuori, Disabato e Kuqi. Tutti goal di pregevole fattura giunti in prevalenza al termine di azioni veloci, belle trame. Come si dice, un utile sgambata che ha permesso all’allenatore di provare nell’arco di due tempi – simili ad una gara di campionato – alcune soluzioni diverse. Quel che salta all’occhio è l’impostazione utile a movimenti rapidi davanti con Fabiano a svariare e l’interscambio per evitare la staticità dei ruoli, in particolare nelle soluzioni con possesso di palla attiva. Ancora una volta si mette in evidenza la grande duttilità di Donatino Disabato che pare leggero come un colibrì ma è in grado di fornire alla compagine sia un utile lavoro propositivo tra le linee sia un concreto apporto in fase d’interdizione. Ora riposo per due giorni, si riparte martedì in vista della gara casalinga di sabato contro il Como.
Paolo d’Abramo