La sorpresa e l’Augurio al termine del 2013 mentre i bianchi si preparano alla partita contro il Lumezzane
Buon 2014 a tutti i nostri lettori ! Ieri mattina, ultimo giorno dell’anno, la truppa di mister Scazzola si è allenata al Robbiano Piola ed insieme a qualche tifoso ha assistito ad una seduta breve, almeno per un gruppo d’una decina di giocatori. La restante parte ha svolto esercizi fisici e poco tempo dopo rispetto al primo plotoncino – circa una mezz’oretta – è rientrata anch’essa negli spogliatoi. Siamo stati raggiunti – a metà mattinata di preparazione – da una piacevole sorpresa allo Stadio, Magrin padre e figlio, che sono passati da Vercelli ed hanno salutato Cristiano Scazzola. Michele, centrocampista del 1985, due campionati e mezzo alla Pro tra il 2007 ed il 2009 ora milita nel Seregno 1913, in serie D a metà classifica. Marino Magrin – che ci ricordiamo attento osservatore del figlio in allenamento dagli spalti del Bozino e alla domenica dalla tribuna del Robbiano Piola – è stato centrocampista dell’Atalanta e nella Juve di Marchesi. Classe 1959, attualmente è nell’organigramma del Milan ed allena i Pulcini 2004, ove giocano anche due ragazzini di Novara. Abbiamo parlato di calcio attuale e del raffronto con quello di qualche anno fa, in campo ed in panchina. Mi ricordava, Marino, di quando fu allenatore del Mantova ed esonerato dopo qualche inciampo comunque preceduto dall’arrivo di tre presumibili rinforzi, giocatori di categoria superiore (tra cui Pupita, ricordate, amici?), sul finire degli anni ’90, stagione ‘98/’99 per essere precisi. Insomma, qualche volta per apportare qualità alla squadra si rischia di andare incontro a trappole nascoste ed in più può accadere che si alterino gli equilibri, in campo (emmagari pure negli spogliatoi, ndr). Ci accomiatiamo con un grande abbraccio e l’in bocca al lupo più sincero da parte dei Magrin alla Pro ed ai suoi Tifosi per un 2014 ricco di soddisfazioni. Noi ci rituffiamo invece nel clima di gara che attende i bianchi domenica a Vercelli con il Lumezzane. Per quel che riguarda la formazione, potremmo mettere in conto l’assenza di Scavone al 95% ma chissà che in quel 5% di margine ci sia la chiave del recupero per il centrocampista altoatesino, una specie di miracolo laico. Quanto al resto, ancora tutto da decidere ma non ci saranno stravolgimenti anche se potremmo rivedere Vincenzo Pepe in campo, nonostante la lunga assenza d’un abbondante mese agonistico, è nelle gambe dell’esterno di centrocampo almeno uno spezzone. Ancora un cenno intorno ad una questione di Valori che ha acceso la discussione sul Muro di John Costa e su qualche gruppo di social network. La maglia. Ora, ho incrociato nel pomeriggio del 31 un amico, un Tifoso che mi ha comunicato la sua assenza contro il Lumezzane per protesta in assenza della maglia bianca. Non è una scusa, lo conosco. E ce ne sono altri che la pensano come lui, tutto sommato me compreso. Figuratevi, l’umile cronista per Natale si è regalato la squadra storica della Pro di Subbuteo, campionato 1912/1913. Pantaloncini neri, calzettoni neri con bordo bianco e, naturalmente, maglia bianca. L’umile cronista abbraccia fortissimo tutti gli uomini e le donne del marketing, prima seconda e terza maglia, ma i Valori sono espressi –anche- dai simboli e non prendeteci in giro facendo spallucce e sorrisetti di fronte al quel che sembra romanticismo ed è invece realtà. La Pro è anche questo, i Valori vanno insegnati alle giovani generazioni e siamo qui anche per tale ragione. Già non possiamo più vederle sporcate dal fango, queste maglie bianche con le maniche da rimboccare come faceva capitan Ardissone – trait d’union tra Pro Vercelli e Pro Belvedere – ma fatecele vedere in campo se non sempre, molto più spesso.
Paolo d’Abramo